martedì 19 gennaio 2016

UN UOMO BEN PIÙ PERICOLOSO DI QUEL CHE SI PENSI !!

Coloro che compiono violenti atti di terrorismo in nome del cosiddetto Stato Islamico (che, nonostante le sue perverse affermazioni, non ha nulla a che vedere con Dio o la religione) sono diventati una grave minaccia per il nostro mondo. Ogni attacco terroristico che infliggono a ignari cittadini serve a perturbare ulteriormente la nostra routine quotidiana e il nostro consolidato modo di vivere. Trovano il modo di diffondere il loro disordine ovunque, sui verdi pascoli di Dio e anche in terra bruciata. Ma questi fanatici depravati non sono la minaccia più grande per la vita che conduciamo quotidianamente. C'è una minaccia molto più pericolosa.
È papa Francesco.... Con la sua ossessione per la misericordia.....
Perché la pratica della misericordia richiede che noi perdoniamo coloro che ci hanno fatto del male, perfino in maniera orribile. Significa che li perdoniamo, invece di chiedere, secondo la giustizia umana, che ristabiliscano esattamente ciò che hanno distrutto (anche se questo è, nella maggior parte dei casi, impossibile). Misericordia e perdono sono l'esatto opposto di ritorsione, vendetta o perfino punizione. Chiedendoci di essere misericordiosi – proprio come Gesù dice di non giudicare, di offrire l'altra guancia e di amare i nostri nemici – va contro il nostro innato senso di giustizia e di equità. È vero che coloro che ci hanno fatto del male o che hanno infranto la legge devono essere considerati responsabili per il loro misfatto. Ma senza misericordia, perdono e riconciliazione, non ci può essere “guarigione”, né per la vittima né per il colpevole. Rifiutando di mostrare misericordia e perdono a coloro che ci hanno fatti oggetto di attacchi o di abusi, noi – sia che si tratti di una nazione, di un'istituzione, un gruppo particolare o un singolo individuo – possiamo troppo facilmente ritrovarci ad abbracciare le nostre ferite con orgoglio e con falso senso moralistico. L'unico modo di guarire da quei misfatti è lasciarli perdere. Il richiamo di Francesco a maggiore misericordia nel mondo e nelle nostre vite non è un tentativo un po' ambiguo e sentimentale di coprire le colpe e di nascondere gli errori sotto il tappeto. È piuttosto un messaggio di sfida – quasi di minaccia – che sovvertirà le nostre vite se noi davvero abbracceremo la misericordia e la offriremo agli altri. La Chiesa, come universale sacramento di salvezza, deve raccogliere questi richiami alla misericordia. Questa è la grande intuizione di Francesco. Se questo non minaccia qualche aspetto della vostra vita – sia che vi identifichiate come tradizionalisti, progressisti o qualsiasi altra cosa tra i due – allora probabilmente non state ascoltando.
Robert Mickens in “ncronline.org” del 18 gennaio 2016 

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