sabato 25 giugno 2011

CHIESA DI DIO PER GLI UOMINI O ... CHIESA DI UOMINI PER DIO ??
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Mi ritengo un buon lettore di quotidiani,soprattutto quelli locali,ma non ho molto l'abitudine di soffermarmi su quelle pagine che raccolgono le lettere dei lettori.
E'un peccato! Dovrò imparare a non tralasciare queste pagine, perchè il più delle volte racchiudono riflessioni sulla realtà meno espressa e più vissuta ...
E così, questa settimana, mi sono imbattuto in una di queste lettere (che riporto in calce!!) su uno dei problemi più urgenti, ma anche il più sottaciuto: si chiude una comunità parrocchiale!!!
Ma come?? La Chiesa cattolica locale, che dovrebbe identificarsi nel proprio ministero evangelico, cioè nel proprio essere "BUONA NOVELLA" per l'uomo contemperaneo ... Proprio LEI chiude bottega???  E, si dà il caso, proprio con una decisione capace di infrangere il cuore di chi l'ha presa.
Ma chi l'ha presa questa decisione? E su quali basi? E, con chi, l'ha analizzata e vissuta?...
Che una "pecorella" di questa comunità ecclesiale si metta a scrivere ad un giornale, per chiedere delucidazioni in merito, mi sembra un fatto estremamente grave: dov'è finita la "ECCLESIA"? In essa qual è il ruolo del "popolo di Dio"?
La redazione risponde, dicendo, che è il momento di far emergere il laicato: certamente! ... Dopo avergli fatto trovare la porta dell'ovile chiusa!!!
Non si possono affidare compiti ad un laicato che non è mai stato fatto crescere e di cui non ci si è mai fidati!
Come potranno vivere il loro essere Chiesa quando sono stati relegati per anni a ruoli di "paggetti di corte"?
E quei momenti,definiti importantissimi,di condivisione ecclesiale,quali il Consiglio Pastorale Parrocchiale o il Consiglio Vicariale,a cosa servono? Oppure tutti quei numerosissimi incontri formativo-catechistici? Oppure quei bellissimi incontri di "agape fraterna"? ...
MI CHIEDO: CHE COS'E' LA CHIESA?  DA CHI E' FORMATA?  SU QUALI FONDAMENTA CRESCE E SI SVILUPPA?
Nel Vangelo di Giovanni leggo: - Non voi avete eletto me,ma io ho eletto voi e vi ho costituiti perchè andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga,affinchè qualsiasi cosa chiediate al Padre nel mio nome ve la dia. - (Gv15,16), e più avanti leggo ancora: - Questo vi ho detto perchè abbiate pace in me.In questo mondo avete da soffrire;ma abbiate coraggio:io ho vinto il mondo - (Gv16,33).
Non conosco la situazione di questa comunità cristiana della provincia di Bergamo e non voglio giudicare la presa di posizione dell'Ordinario,
ma se il messaggio fondamentale è : - Ed ecco:io sono con voi tutti i giorni,sino alla fine del mondo - (Mt28,20b), non è possibile che alcuni cristiani si sentano abbandonati o trattati come un'azienda che subisce una serie di tagli a causa dell'incapacità del datore di lavoro di trovare ... Operai ... Disposti a lavorare nella sua vigna!!!!
AGOSTINO, PRETE SPOSATO.

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Spettabile redazione,
apprendiamo dal vostro giornale la spiacevole decisione della curia di «spostare» (diciamo così), sia il parroco che il curato della nostra parrocchia sita in Zingonia. Per noi comunità una doccia fredda, basiti,attoniti ed increduli per l’accaduto,non riusciamo a capacitarci
della decisione presa dalla curia di Bergamo, sulla base di cosa? Di numero di abitanti? Di cattolici frequentanti? Di entrata economica?
Nessuno ha chiesto alla comunità,nessun comunicato al consiglio pastorale, nessuna informazione in merito. Un solo,lancinante taglio netto a tutto ciò che in 10 anni, questi preti fantastici hanno costruito. La parrocchia è una parrocchia, viva,allegra, piena di bambini e giovani, e tornata a vivere grazie ai preti che «insieme» alla comunità hanno cooperato perché ciò potesse avvenire, in un paese dove l’integrazione, la
collaborazione era fondamentale per tutti noi. Nessuno ai piani alti della diocesi si è soffermato a pensare che forse la decisione presa era la peggiore in assoluto. Questo porterà ad una spersonalizzazione di una comunità, già ampiamente sofferente per altre problematiche
territoriali. Per noi, per i nostri ragazzi, per gli anziani era un punto di riferimento importantissimo;loro, i nostri preti, soprattutto per i giovani così restii a frequentare oratori e Messe, erano e sono a tutt’oggi importanti, fondamentali.
Sul vostro giornale si leggono solo fatti di cronaca su Zingonia,ma Zingonia non è solo cronaca, ma un paese, una comunità multietnica, unita,compatta e che non vuole far morire la propria identità.
M. CRISTINA FONTANELLA
una catechista, giovane donna e credente


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Abbiamo fatto qualche telefonata per mettere insieme alcuni elementi di una risposta a una lettera che, ci pare, è dettata soltanto dalla passione per la Chiesa e per i problemi che la agitano.
Prima osservazione che ci è stata formulata. Queste decisioni non sono mai frutto di puro calcolo, sul numero dei cattolici o, peggio, sulle economie di una comunità, ma nascono da un insieme di valutazioni spesso molto varie. Del tipo: l’appartenenza allo stesso comune di una parrocchia vicina, l’omogeneità del territorio,le possibilità di collaborazione,le collaborazioni già in atto...
Seconda osservazione. La situazione della nostra diocesi in cui tutte le comunità, anche le più piccole, avevano un loro sacerdote è completamente cambiata. Ogni anno i sacerdoti in servizio diminuiscono,soprattutto i giovani. È necessario mettere in atto forme varie di collaborazione, forme nuove di presenza del sacerdote,forme sempre più significative di coinvolgimento dei laici. Minor presenza di preti
dovrebbe significare più comunità.
Ultima osservazione. Ci è stato assicurato che le decisioni sono dolorose per chi le subisce ma anche e soprattutto per chi le deve prendere. I superiori non sono degli impresari che tagliano il personale, ma «pastori» che, avendo presenti le esigenze di tutta la diocesi,cercano di dosare le decisioni in modo che il «male» di oggi possa diventare il bene di domanie la rinuncia di qualcuno possa essere un bene per la
Chiesa intera.
Non ci sono state fornite specifiche considerazioni su Zingonia e le persone interessate.
Anche Zingonia è un riflesso locale di un problema generale che sta toccando tutti, in maniera diretta o indiretta.
(da L'ECO DI BERGAMO,22-06-2011: LE LETTERE)
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domenica 5 giugno 2011

"A TUTTI GLI SPOSI DI CANA...CHE L'ACQUA DELLA LORO NATURA POSSA MUTARSI IN VINO NUOVO!"

Quando si ricevono tanti “regali”, belli e preziosi, l’imperativo è quello di
ringraziare e contraccambiare! Chi? Il Buon Dio, che è Amore Trinitario? Noi
stessi, che da oltre ventisei anni non ci siamo mai persi di vista?

Intanto, riscopriamo e riconfermiamo, in noi, come l’Amore sia un sentimento,
complesso e semplice, e per questo tanto raro e vitale. Esistono numerosi modi
per dirSi: «Ti Amo», o, come siamo soliti sostenere: «Per Dare e Avere Amore» …

In un rapporto d’Amore è importante la Fiducia, che si ottiene grazie al
dialogo con l’Amato, all’incontro in cui ciascuno cerca nell’altro la
comprensione, l’accettazione, la complicità, il riconoscimento semplicemente
per quello che è. Grazie ad entrambi, questo aspetto continua ad arrivarci …

In un rapporto d’Amore è importante la Parità, che non significa mancanza di
differenza! Infatti, ognuno di noi due è unico e irripetibile! Per fortuna!
Tuttavia, ci siamo già sorpresi a riflettere come la nostra armonia non dipenda
tanto dai nostri caratteri uguali (abbiamo molto in comune, ma ci ritroviamo
spesso agli “antipodi”! Che meraviglia!), quanto dallo sforzo, consapevole e
intelligente, di smussare quegli angoli diversi o, meglio ancora, di accettare,
perché complementari, gusti, interessi, opinioni differenti …

In un rapporto d’Amore è importante la Comunicazione, che è l’arte di parlarsi
con chiarezza, di ascoltare l’altro ed essere sicuri di aver capito bene.
In ciascuno di noi due, abbiamo sempre trovato un buon ascoltatore e un parlatore
sensibile, capace di sorprenderci e, nei momenti cruciali, di anticiparci!

In un rapporto d’Amore è importante, nella stessa misura, il Linguaggio dell’azione!
Grazie, perché, a distanza di anni, continuiamo a parlarci con sguardi,
sorrisi, abbracci, baci, coccole, risate, il contatto fisico costante e una
miriade di gesti e attenzioni. Quanti messaggi silenziosi da una semplice
stretta di mano o carezza …
Come è significativa e condizione irrinunciabile, del nostro vivere quotidiano,
una sana, ricca e consapevole sessualità: la comunione dei corpi è specchio di unità fra le anime! Aprire, chiudere e condurre un nuovo giorno, accompagnati dall’immutato desiderio dell’Altro, è
una gioia piena e incalcolabile …

In un rapporto d’Amore è importante la Sincerità, che non è mai costruire un
legame sull’ambivalenza o, peggio, sulla menzogna, sull’ambiguità, anche se a
fin di bene! Altrimenti, lo “scotto” da pagare potrebbe essere una fiducia,
incrinata irrimediabilmente da dubbi, sospetti, falsità!
Per questo motivo, ognuno di noi è infinitamente grato all’altro, quando c’è apertura e
disponibilità a condividere il “fardello” dei problemi quotidiani. È un sano e
corretto confronto che ci permette di dirci: «Io sono con Te!», «Io scelgo di
stare con Te!», «Io accolgo Te!», «Io amo Te!» ...

In un rapporto d’Amore è importante la Libertà, che è soprattutto Rispetto dell’Altro!
Amare l’Altro vuol dire anche non volerlo controllare, possedere, ingabbiare nei nostri schemi …
La decisione di stare “insieme” è l’unione di due mondi indipendenti e tanto ricchi nella loro essenza! Quindi Amare è volere che l’Altro sia se stesso fino in fondo, con o senza di noi,
per quanto doloroso questo sforzo possa risultare!
Siamo convinti che non si riuscirà mai a controllare interamente una persona, nonostante si possa purtroppo talvolta manipolarla fino ad ottenere quanto ci si è prefissati!
Paradossalmente, imprigionando gli altri, si imprigiona noi stessi!

Questi e altri “doni” ancora ci fanno rimanere dentro nel nostro viaggio d’Amore,
indissolubilmente uniti e indissolubilmente liberi nelle nostra sorprendente, unica e meravigliosa particolarità!
GRAZIE INFINITE o DIO che sei L’AMORE TRINITARIO!
GRAZIE INFINITE a NOI che abbiamo risposto alla chiamata del TUO AMORE TRINITARIO e non ci stanchiamo mai di trasformare le nostre miserie umane nel vino nuovo e zampillante del TUO AMORE!

Daniela felicemente sposa di Agostino (prete sposato)!

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