venerdì 22 gennaio 2016

L'ACQUA DI COLONIA!


Uno dei punti più bassi del rapporto fra islamici e il resto del mondo è stato banalizzato con sorprendente superficialità da un’autorità religiosa dalla quale ci si dovrebbe attendere saggezza e prudenza. La dichiarazione, rilasciata a una Tv russa e rilanciata da un video sul web, fa letteralmente cascare le braccia. «Gli uomini che aggredirono le donne a Colonia non sono colpevoli - spiega l’imam Sami Abu-Yusu -. La colpa degli abusi è delle vittime stesse, vestite all’occidentale, in modo sconveniente, e con un profumo in grado di istigare gli uomini alla violenza».

Nella moschea, Sami Abu- Yusuf predica una forma di islamismo ultra-conservatore: il luogo di culto finì addirittura sotto indagine nel 2004, quando i servizi segreti tedeschi tentavano di smantellare una rete segreta di mujaheddin.

Le cronache dei giorni scorsi ce lo ricordano, numerose donne sono state attaccate da una folla di uomini nel centro cittadino di Colonia alla vigilia di Capodanno. All'inizio, il numero delle aggressioni denunciate era arrivato a 521. Dall'inizio del 2016, le denunce per aggressione arrivate agli uffici di polizia sono arrivate a quasi 800.

La lista delle denunce sembra dunque interminabile: tra queste, anche quella che riferisce di un gruppo di uomini intento a rubare borsette, cellulari e carte di credito durante uno spettacolo pirotecnico di fronte alla stazione ferroviaria della città. Da quella notte, sono state perlustrate altre città tedesche e altre città europee in Svezia, Finlandia e Austria. In seguito a questi attacchi di massa, numerose sono state le proteste in giro per l’Europa per limitare il processo di immigrazione dentro i confini dell’ Ue.

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