domenica 3 gennaio 2016

LEGGERE RENDE FELICI!

<<Ma poi ho letto di un sondaggio che mi ha molto incuriosito. Si parla di mercato editoriale, di quali libri si vendono, di classifiche e gradimento. Di come l’Italia sia un paese di lettori deboli (secondo l’Istat, nel 2014, il 58,6% degli italiani non ha letto un solo libro nei precedenti 12 mesi), ma non si parla mai davvero di come vive chi legge e di come vive chi non legge. O meglio, siamo convinti che chi legge abbia più strumenti, sia meno inconsapevole e forse anche meno influenzabile di chi non legge. Non solo, a quanto pare è anche più felice.
"La felicità di leggere" si chiama una ricerca commissionata da GeMS (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) in occasione del proprio decimo compleanno e affidata a Cesmer, Centro di studi su mercati e relazioni industriali dell’Università di Roma Tre. La ricerca ha utilizzato diversi parametri mutuati dalla letteratura scientifica. Le differenze nelle vite dei lettori e dei non lettori sono state riportate su tre scale differenti (scala di Veenhoven, scala di Cantril e scala di Diener e Biswas-Diener) e i risultati coincidono: chi legge è più felice, prova una gamma maggiore di sensazioni positive e una minore di sensazioni negative e riesce a contenere la rabbia. Che sia stato un editore a commissionare questo studio la dice lunga su un aspetto che trovo centrale: non è importante solo valutare cosa si legge più spesso e soprattutto cosa si compra, ma sapere che chi pubblica libri, di qualunque genere e livello, sta lavorando per rendere un po’ più felici gli altri. Non c’è niente di più bello che sapere che il proprio lavoro possa contribuire alla felicità altrui.>>
estratto da "L'ESPRESSO".

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