Dedicato
a Matteo, Lorenzo, Ilaria … Dedicato ai nostri bravi ragazzi e non
più ragazzi “sballati”, ma in fondo dedicato indeterminatamente
a ciascuno di noi, perché non smettiamo mai di chiederci e di
chiedere, perché non ci stanchiamo mai di orientarci, di fermarci in
tempo quando serve o quando è già troppo tardi, perché non manchi
il coraggio di ricominciare, di rialzarsi e di proseguire il viaggio
anche quando tutto sembrerebbe perduto. Dedicato all'uomo, perché,
come novello Diogene, continui a cercare l'Uomo in se stesso e
nell'altro.
Dal
mio Palazzo delle Rimembranze, in via dei Ricordi, si apre dunque la
finestra dell'Oblio, questa volta però non solo nell'unico senso
inquietante del termine: obliare, cancellare, dimenticare, annullare
...
DANIELA VILLA.
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Dallo
spettacolo teatrale “Mi ritorni in mente … Noi siamo la nostra
Memoria!”
Terza Finestra dell'Oblio
Oblio: <<A causa dei traumi della Vita, il nostro passato potrebbe essere consegnato all'oblio, alla dimenticanza, per poi riaffiorare in schegge disordinate di Memoria! Allora, i due grandi segreti della felicità umana sono il piacere del ricordo e l'oscurità dell'oblio! Il tempo, nel suo scorrere perpetuo e irresistibile, trascina con sé tutto di noi e lo sprofonda negli abissi! Io sono l'Oblio e ho il potere di spaccare in due i ricordi, mando in frantumi la Memoria, ma potrei anche aiutare a ricomporre i pezzi di un vaso rotto!>>
(Schiocca le dita)
Oblio: <<Portinaia Paolina! Presto! Venga!!! In fretta!>>
Portinaia: <<Arrivo! Arrivo! Un momento! (entra in scena) Oh! Non ci si può mai riposare qui! Non si riesce a respirare un momento! La Memoria, anzi, l'Oblio
corre veloce!!! Apriamo pure la Finestra di Miss e Mister Hyde!!!>>
(BASE MUSICALE: la Portinaia e Oblio aprano la terza finestra)
Monologo
Gaia Jacquiline Hyde
Voce:
<<Salve sono Gaia Jacqueline Hyde, beh so già cosa state
pensando, il mio nome ha un non so che di familiare! Richiama per
caso qualcosa che sia lungo da pronunciare? Tipo lo strano caso del
dottor Jekyll e del signor Hyde?Beh!Intanto precisiamo che Io, Gaia Jacqueline Hyde, non sono una semplice Jakie da quattro soldi ... La storia di un adolescente non è semplice, neanche la mia! Ora ve ne racconto un pezzetto. Un pezzetto?! Almeno ci provo!>>
Gaia:
<<Nella mia memoria, in realtà, mancano dei pezzi, come nel
disegno di un puzzle possono mancare dei tasselli, per questo motivo,
per quanto io mi sforzi maledettamente di ricordare, non potrò
riordinare per filo e per segno gli scaffali dei miei ricordi
recenti.
Anche perché in me, sono sincera, non c’è una sola Me, ma ben due Me
stessa, una Gaia Jacqueline Hyde e una Gaia e basta: il Diavolo e
l'Acqua Santa, la Brava e la Cattiva, l'Angelo e il Demone ...
Perché quelle Due Me le ho chiamate così? Ora, sta a voi capirlo!
Nessuno nasce perfetto: ognuno di noi deve guardare in faccia, prima o poi, a
quella parte vulnerabile di se stesso: sono guai, guai seri, se
scappiamo stupidamente dalle nostre paure, dalle nostre debolezze,
dai nostri limiti!>>
Voce:
<<“In Paradiso in carrozza”, come mi ripeteva spesso mia
nonna, non ci va nessuno e la Vita, con il suo strano e imprevedibile
gioco del Destino, ci ripresenta puntualmente il conto delle nostre
azioni, belle o brutte che siano: l'importante è coglierne al volo
le sfide … E che sfide!!! Durissime … Non aspettatevi adesso la
lacrimuccia! Gaia Jacqueline Hyde non piange! Vero che non piangi
Gaia Jacqueline Hyde ?>>
Gaia:
<<No! No! No che non piango! Non verserò neanche un lacrima …
Ecco, sì, mi soffio il naso e basta!!!
Il mondo è bello perché vario e, Io, Gaia Jacqueline Hyde, di persone
ne ho incontrate e ne incontro molte sul mio cammino, una varietà
straordinaria di occhi puntati su quella Me, sempre nel mirino,
sempre giudicata troppo: troppo svogliata, troppo smemorata, troppo
incapace, troppo chiacchierona, troppo vivace, troppo maleducata,
troppo di qui, troppo di là, troppo, troppo, troppo, sempre troppo
... Mi sono sempre sentita e mi sento di troppo! Almeno così mi è
sembrato e mi sembra!3 Tanti mi hanno giudicato e mi giudicano
soltanto per quello che hanno creduto o che credono di vedere
all'apparenza, senza conoscermi per come sono Io veramente!>>
Voce:
<<Gli altri, insomma, ti guardano con un occhio un po' strano,
vero Gaia Jacqueline Hyde? Solo perché sei diversa da loro, o per
caso ti senti diversa? La buona, tranquilla, generosa Gaia fa a pugni
con il Diavoletto, al quale non interessa nulla di nessuno, se ne
frega di tutto e di tutti: Lei solo conta! Lei solo deve stare bene!
Questa è la nuda e cruda verità!>>
Gaia:
<<Ma mi sto facendo soltanto del male … Sì! Mi sto facendo
soltanto del male! Così ho deciso di scomparire agli occhi degli
Altri, vuuuhm … di scomparire in un soffio di vento, così, in un
battibaleno! Un bel giorno ho deciso di non mangiare più, di
sciogliermi come neve al sole!>>
Voce:
<<L'aiuto, la furba Gaia Jacqueline Hyde, l'ha dato alla buona
e dolce Gaia, facendole conoscere quei meravigliosi Siti pro Ana, vi
spiego pro Anoressici e, perché no, anche aspiranti Bulimici!!!>>
Gaia:
<<Una parte di Me Continuava e continua a ripetermi:<<Fallo,
fallo e gli altri, tutti, ti accetteranno e tu starai meglio!!>>
ma l'altra parte di Me, piagnucolona e mezza cartuccia vuole tenermi
a freno: <<No!!! Non posso, non devo, è la strada sbagliata!
Mi rovino la salute!!!>>
Voce:
<<Ma, ora, cara Gaia Jacqueline Hyde stai finendo male, Mamma e
Papà infatti iniziano a preoccuparsi! Ogni volta che cercano di
parlarti, li eviti, come una vigliacca sfuggi dai loro sguardi da
cane bastonato! Tutto sta diventando più difficile! Vero Gaia
Jacqueline Hyde? Studiare e concentrarsi, giocare, fare sport, uscire
con gli amici!!!>>
Gaia:
<<Anche se ho il cervello in briciole, ricorderò il
suggerimento della Me diabolica, la fidata Gaia Jacqueline Hyde e mi
ripeto, mi ripeto, mi ripeto: concediti pure un gelato, sbafati di
cioccolato, guarda, se vuoi, ci sta pure una pizza! Poi, due dita in
gola e oplà tutto fuori e la tua autostima ancora a mille!!!>>
Voce:
<<Sì purtroppo, tanti pezzi di Gaia e basta!!! Finiscono nel
water ad ogni tiro di sciacquone!!! Sì purtroppo ...>>
Monologo di Riccardo Jekyll Hyde
Riccardo:
<<Ormai si sono abituati a questi miei sbalzi d’umore e credo
che ci soffrano molto, un giorno avevano una figlio felice! Quel
giorno si è perso nella notte dei tempi! Oggi, quel giorno non
esiste più! Ah già! Dimenticavo di presentarmi Io sono! Non so più chi sono!>>
Voce:
(con un risolino) <<Tu sei Riccardo! Per gli amici, Riky Jekyll
Hyde! Non te lo ricordi? Che sbadato!>>
Riccardo:
<<I miei vecchi hanno deciso di mandarmi da uno
strizzacervelli, ma non è servito a niente, ho strizzato io il
cervello a Lui! Sono trascorsi mesi, forse anni, non ricordo, non
ricordo. Ho un vuoto di memoria o di tante memorie, che non riempiono
il mio presente ...>>
Voce:
(con un risolino) <<Ma la tua mente, caro Riky Jekyll Hyde, non
è quasi tornata sana o no? (canticchiando) Mi sa di no, mi sa di no,
mi sa di no! Vero Riky?>>
Riccardo:
<<Ma no, ma no che non è vero! Io, Riky Jekyll Hyde sto bene
con me stesso, mi sono fatto degli amici e che amici, con la A
maiuscola!>>
Voce:
(con un risolino) <<Se quelli li chiami amici con la A
maiuscola! Io sono il Buon Ladrone!!!>>
Riccardo:
<<Ma nessuno, nessuno, nessuno di loro sa della mia malattia!
Non voglio perderli, però!>>
Voce:
(canticchiando) <<Il tuo dolore, il tuo dolore ti uccide, ti
ucciderà dentro!>>
Riccardo:
<<No! No! No! Che non mi uc3ciderà! Quante volte in Me torna a
galla quel Me, che non mi piace affatto!Per niente!>>
Voce:
(commiserando) <<Cercare di curarti da solo per stare meglio,
non serve a niente! Nienteee!>>
Riccardo:
<<Sì, hai ragione, mi ripeto: ”Non credere in nessuno!
Diventa quello che sei!” Forse, portando dentro di me questo
pensiero, riuscirò, prima o poi, a trovare quell’equilibrio che
inseguo da tanto tempo!>>
Voce:
<<Se è questo il tuo obiettivo, dai un calcio, Riky, a tutte
quelle pericolose e inutili dipendenze, che ti bruciano il cervello,
mandano in fumo la tua memoria ...>>
Riccardo:
<<Che cosa intendi dire con pericolose e inutili dipendenze?>>
Voce:
<<Intendo dire, caro Riky Jekyll Hyde, azioni virtuose come
fumare, fuori dalla scuola e dall'orbita dei tuoi Vecchi, sigarette e
non solo sigarette, o divertirsi a fare il teppista in giro per le
strade della tua città3 o, ancora, comportarti da hacker che non sta
con i buoni, mentre ti abbuffi di Internet, smanioso di diventare
famoso!!! Eh, già, già!>>
Riccardo:
<<Beh!!! Non importa che cosa o come si fa! Purché se ne
parli! Non ti pare? Va di moda!!! Così fan tutti nei social!>>
Voce:
<<Cammini, senza una meta, tutto ingrugnito, con gli occhi
pieni di pallini luminosi, le orecchie che ti fischiano, la lingua
penzoloni, ma, quando ti accorgerai, Riky, del Bello, che abita in te
e attorno a te?>>
Riccardo:
<<Ah aspetta! Mi ricordo! Sì! Mi ricordo della luna piena di
una di quelle sere, che non volevo che le altre persone mi vedessero
e, quando vedevo io loro, mi arrabbiavo con me stesso e con loro!>>
Voce:
<<Perché scusa?>>
Riccardo:
<<Perchè erano lì! Perchè non dovevano passare in quella via
proprio nel momento in cui ci stavo passando io!>>
Voce:
<<E allora?>>
Riccardo:
<<E allora! E allora mi scontrai con un passante, un
vecchietto, cappello a cilindro e bastone: non volevo che mi fosse
d'intralcio, andai avanti a testa bassa, nessuno dei due parlava!
Quello mi si parò davanti, gli chiesi in malo modo che cosa volesse
da me, ma Lui iniziò a parlare della luna, di quanto fosse bella
quella sera ...>>
Voce:
<<Bella tua reazione?! Eh?>>
Riccardo:
<<Però, anche a me piaceva molto quella luna piena, ma avevo
bevuto così tanto quella sera e poi gli amici mi aspettavano ...>>
Voce:
<<Sì gli amici con la A maiuscola, che non perdono l'occasione
per spacciarti quella robaccia! Sì gli amici con la A maiuscola, che
non hai bisogno di chiamarli, perché sanno che tu arrivi sempre per
primo e puntuale ...>>
Riccardo:
<<Devo decidermi a guarire ...>>
Voce:
<<Per farlo, accetta di farti aiutare! Caro Riky Jekyll Hyde!>>
Riccardo:
<<Effettivamente, non può prevalere la parte cattiva di me,
che ama provare dolore, che non vuole guarire, che vuole finirla, che
vuole morire ...>>
Voce:
<<Se vuoi imparare a star bene con te stesso, riprendi in mano
la tua vita e ricordati di chiedere scusa a tutte quelle persone alle
quali hai fatto del male! Non dimenticartelo, caro Riky Jekyll
Hyde!>>
Riccardo:
<<Non lo dimenticherò, la salita è ancora lunga e difficile,
ma quando arrivi in cima il panorama è fantastico … Non lo
dimenticherò, la mia memoria non vacillerà più!Mai più!!!>>