giovedì 4 febbraio 2016

ECUMENISMO

Se c'è una persona veramente attiva nel campo dell'ecumenismo è il Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I,...«perché è la volontà del Signore ‒ afferma con fede ed entusiasmo disarmante‒ e Gesù stesso ha pregato il padre per l’unità di tutti i credenti. La sua preghiera, la sua volontà è un comandamento per tutti i cristiani. Noi dobbiamo pregare e lavorare per la realizzazione di questa divina volontà. L’unità diventerà così anche un contributo per la pace nel mondo, per la fratellanza tra le nazioni. E oggi il mondo ne ha bisogno più che mai».
Possiamo allora solo immaginare la sua soddisfazione per il prossimo Sinodo panortodosso che si svolgerà a Creta il prossimo 19 giugno nella festa di Pentecoste. L’isola greca è stata evangelizzata dagli Evraiokrites, predicatori che avevano appreso il cristianesimo direttamente da Pietro e lo avevano ascoltato proprio nel giorno di Pentecoste a Gerusalemme. La prima comunità cristiana fu organizzata da Paolo nel 64 d. C. che nominò Tito primo vescovo dell’isola.
Nel merito di questo Concilio si è espresso il metropolita Iohannis Zizioulas, uno dei massimi teologi cristiani viventi.
Quale sarà l'obiettivo di questo Concilio?
«Il più importante risultato è innanzitutto quello di avere questo Sinodo. Perché per più di mille anni non c'è stato un Sinodo panortodosso. Così l'evento in se stesso è davvero importante. In secondo luogo, ci sono da risolvere alcuni problemi interni: trovare l'accordo su alcuni problemi canonici che riguardano le nostre Chiese, l'autocefalia, l'autonomia, etc. E in terzo luogo, dovrà esprimersi in merito allo stato delle relazioni tra i cristiani e anche riguardo ai problemi del mondo moderno, riguardanti ad esempio l'essere umano».
Si può fare un parallelo con ciò che accade nella Chiesa Cattolica con il Vaticano II?
«Il Concilio Vaticano II aveva ambizioni maggiori rispetto a questo Sinodo panortodosso, gli obiettivi sono molto più modesti e non si prenderanno delle decisioni dogmatiche. Il Vaticano II, invece, ha assunto decisioni dogmatiche. Qui ci si limiterà e ci si concentrerà su questi scopi: risolvere alcuni problemi interni, specifici, che riguardano le Chiese ortodosse, e anche prendere posizione di fronte alla situazione del mondo attuale. Ma non più di questo».
Si discuterà anche del Primato del Vescovo di Roma?
«Questa è una discussione ancora aperta nel dialogo teologico ufficiale tra cattolici e ortodossi, si stanno aspettando i risultati di questo dialogo e il Sinodo non potrà dire nulla di ufficiale su questo. Ma ovviamente il Sinodo incoraggerà la continuazione di questo dialogo. Ci si augura forse in futuro di avere un altro Sinodo panortodosso dedicato a questo tema specifico...».
«C'è un forte desiderio di camminare a passi spediti verso l'unità. Ma i teologi ci hanno diviso in passato, e i teologi devono ora unirci, non possiamo bypassarli. Dobbiamo aspettare che i teologi trovino un accordo...».

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi

Archivio blog