giovedì 18 febbraio 2016

CORRIDOI UMANITARI:PROVOCHIAMO LA COSCIENZA EUROPEA!

 Il 29 febbraio è atteso all’aeroporto di Fiumicino il primo cospicuo gruppo di profughi dal Libano che grazie al progetto ecumenico dei “corridoi umanitari” entrerà in tutta sicurezza e legalmente in Italia. I componenti delle 24 famiglie, 93 persone in tutto, di cui 41 minori – il più piccolo dei quali è Omar che ha visto la luce 5 giorni fa - non appena toccheranno terra, potranno avanzare regolare richiesta di asilo, senza essersi esposti ai viaggi della morte sui gommoni dei trafficanti. La maggior parte proviene da Homs, città siriana ormai rasa al suolo - altri sono iracheni, tutti in fuga da guerra e persecuzione, tutti in condizione di particolare vulnerabilità.

Lo scorso 4 febbraio già la piccola Falak, malata di tumore, con la sua famiglia era giunta grazie ad un visto per motivi umanitari rilasciato dall’ambasciata italiana a Beirut, aprendo di fatto il primo varco legale verso l’Europa. Si tratta di un progetto-pilota che nel quadro di un accordo raggiunto a metà dicembre tra governo italiano, Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), comunità di Sant'Egidio e Tavola valdese, prevede l’arrivo di un migliaio di casi non solo dal Libano, ma presto anche dal Marocco e dall’Etiopia. A proposito Paolo Naso della FCEI non nasconde che “con questo progetto si vuole anche lanciare una provocazione alla coscienza dell'Europa, che mostra di avere disponibilità e risorse, ma che non riesce a concepire una soluzione ‘politica’ alla sfida dell'accoglienza dei profughi”.

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