sabato 28 marzo 2015

PREGO DI ESSERE CONSAPEVOLE DELLA MIA PICCOLEZZA


A volte ci amiamo troppo. Non vogliamo perderci né perdere ciò che amiamo. Amiamo la nostra vita e non vogliamo donarla. Ci dedichiamo a guardare da lontano. Come tanti che hanno visto Gesù agire ma non si sono avvicinati.

Impegnarci ci fa paura. Perdere una libertà che poi doniamo a chiunque passi al nostro fianco. Temiamo che ci chiedano troppo e ci spaventa vivere da soli senza toccare Dio.

Una persona pregava: “Voglio seguirti non essendo nulla, Signore. Mostramelo sempre, anche se mi fa male che mi dimentichino, o che non tengano conto di me, come spesso desidero. Ti chiedo quel dolore per prendere coscienza della mia piccolezza, una piccolezza così reale che solo Tu conosci. Solo allora saprò che sono pronta ad amarti e a seguire i tuoi passi”.

Oggi vogliamo seguire Gesù. Oggi vogliamo amarlo nel profondo del nostro cuore. Vogliamo staccarci da ciò che ci lega. Da ciò che ci impedisce di abbandonare tutto quello che possediamo.

Non vogliamo essere come il giovane ricco che aveva paura di perdere tutto e non l'ha seguito.

Vogliamo essere come San Giuseppe, che è stato sempre pronto a servire, a seguire il progetto di Dio senza paura, con tutta la sua vita. Vogliamo toccare il suo amore per poter seguire i suoi passi, per poter stare con Lui e trovare il senso della nostra vita.

Seguire Gesù non consiste nel fare molte cose, ma nello stare con Lui, sotterrando il seme ogni giorno. Amando, essendo amati.
Padre Carlos Padilla

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