martedì 3 marzo 2015

Preti sposati: nella chiesa latina come in quelle chiese orientali?

Don Basilio Petrà, ordinario di teologia morale presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale,precisa che : «Tutte le Chiese orientali cattoliche ammettono uomini sposati al presbiterato ad eccezione delle Chiese siro-malabarese e siro-malankarese in India». La regola fondamentale, spiega il teologo, è che «nelle chiese orientali vengono ordinati uomini sposati ma non è previsto che uno già prete possa sposarsi. Questa è una distinzione molto importante. Inoltre, se coloro che dopo il matrimonio sono diventati preti rimangono vedovi non possono più risposarsi. Ancora, i preti sposati non diventano vescovi e sono per lo più impegnati come parroci».

VITA MORALE E CASTITA' CONIUGALE
La pratica dei preti uxorati «ha radici antiche e si ispira alle lettere pastorali di Paolo. Essi sono chiamati ad essere esemplari sia nella vita sacerdotale che nella vita genitoriale e coniugale. Inoltre è prevista la castità coniugale, come per i laici sposati: castità coniugale non significa astinenza coniugale ma vivere la sessualità coniugale in modo degno e rispettoso della legge morale. Prima delle celebrazioni c'è un tempo di astinenza sessuale, un giorno o due secondo ciò che prevede la disciplina della chiesa di riferimento».

IL CASO DEI PRETI ANGLICANI SPOSATI
Anche nella Chiesa cattolica di rito latino ci sono già esempi di preti sposati. «In Germania ad esempio, c'è la presenza di pastori protestanti diventati preti cattolici rimanendo sposati, così come altrove ci sono ministri anglicani diventati preti cattolici. Sottolineo: essi rimangono sposati anche se vengono ordinati come preti cattolici. In America Latina molti anni fa c'è stato almeno un caso eccezionale di "vir probatus" ordinato prete».

LA VERA SVOLTA E' RIAMMETTERE I PRETI GIA' SPOSATI
Dunque secondo don Basilio Petrà, nell'attesa che Francesco si apra maggiormente sulla questione, la vera novità nella chiesa di rito latino sarebbe quella di riammettere al servizio sacerdotale «quei preti che lasciano l'abito, si sposano e poi vogliono "rientrare" rimanendo sposati. Naturalmente bisogna vedere se il Papa ha davvero l'intenzione di promuovere la loro riammissione semplice al ministero sacerdotale. Se ciò avvenisse - conclude il teologo - parleremmo di una svolta almeno da 1700 anni a questa parte».

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