La solidarietà che non t’aspetti. Al tempo della crisi, mentre redditi e occupazione crollano, i fondi raccolti dalle organizzazioni umanitarie registrano un’impennata. Secondo il Censis, sono 32 milioni i cittadini che, nell’ultimo anno, hanno fatto una donazione a organizzazioni umanitarie.
Tra il 2007 e il 2014, negli anni più bui della crisi, i fondi raccolti complessivamente da Save the Children sono aumentati da 15,2 a 67,6 milioni di euro (+345 per cento), quelli destinati a Emergency sono saliti da 23,3 a 38,9 milioni (+67 per cento), quelli di Medici senza frontiere sono passati da 35,9 a 50,2 milioni (+40 per cento). Nello stesso periodo il Pil italiano si riduceva del 9 per cento, i consumi flettevano del 7,5, i redditi disponibili delle famiglie scendevano del 12,7, gli investimenti crollavano del 30,4 e il numero di occupati diminuiva di 615.000 unità.
Mentre si agitano forti pulsioni verso la frattura della coesione sociale, emerge la voglia di tenuta della comunità, che si affida agli enti che svolgono attività altruistiche e solidali.
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