sabato 7 maggio 2016

Karl Barth

<<Un cristiano fa della buona teologia quando, in fondo, è sempre lieto, sì, quando si accosta alle cose con umorismo. Bisogna guardarsi dai teologi di cattivo umore! Guai ai teologi noiosi! Naturalmente lo so: siamo circondati da ogni parte da tanta, da tanta tristezza; e noi stessi siamo spesso compagni poco piacevoli. Ma dato che un buon teologo non serve se stesso, bensì Lui, il Padre di Gesù Cristo, egli può guardare al suo prossimo, che, in ogni caso, è amato da Dio, e persino a se stesso, con gioia e con speranza; egli può (quanto più prende seriamente il proprio compito) ridere nonostante tutto di cuore e può persino ridere di sé>>.

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