martedì 24 gennaio 2017

Milano : la Memoria sfregiata

“Ero ancora così commossa per la Pietra messa in ricordo di mio padre, che quando sono scesa in strada, sabato mattina, e l’ho vista coperta di vernice nera, mi sono sentita male. Che oltraggio, che vergogna. Non abbiamo nemmeno una tomba per piangerlo, ci negano anche la possibilità di ricordare chi non si può più difendere”. A parlare, Ornella Coen, figlia di Dante, assassinato dai nazisti a Buchenwald il 4 aprile del 1945. In sua memoria, in via Plinio 20, è stata posizionata una delle prime sei Pietre d’inciampo apposte a Milano lo scorso 19 gennaio. Ma il sanpietrino, come racconta Repubblica Milano, è stato imbrattato di nero dalla stupidità di qualcuno. “Abito vicino alla casa di via Plinio 20, dove venne arrestato mio padre – ha raccontato la figlia Ornella Coen -. Sono scesa con mia figlia Laura, abbiamo comprato l’acquaragia, ci siamo inginocchiate sull’asfalto e l’abbiamo ripulita Rimane l’amarezza per l’umanità che ci circonda, dove serpeggiano ancora l’antisemitismo e il negazionismo”. “La memoria viene prima di tutto e Milano non si piegherà mai di fronte a chi vuole cancellare le nostre radici”, ha commentato a caldo il sindaco Giuseppe Sala mentre dalla Comunità ebraica milanese arriva la promessa: “Metteremo ancora più Pietre, perché la memoria va difesa e tenuta alta”. Di gesto gravissimo parla Roberto Cenati, presidente provinciale dell’Anpi Milano.
(su Moked.it)

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