domenica 10 maggio 2015

LA LEZIONE DI DANIELE

“Non bisogna mai arrendersi e accettare quello che si è”. Daniele Chiovaro non si è arreso alla sua malattia degenerativa. E non si è arreso neanche quando, finite le scuole superiori, la sua richiesta di iscriversi all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria non è stata accolta perché la struttura non era idonea a garantirgli un percorso di studi che gli consentisse di inseguire il suo sogno di diventare un pittore. Daniele ha 20 anni e ci è riuscito lo stesso nonostante sia affetto da distrofia muscolare di Duchenne. Dal collo in giù i suoi muscoli sono bloccati, vive sulla sua sedia motorizzata e per diciotto ore al giorno respira grazie a un ventilatore polmonare. Il resto della giornata lo trascorre a dipingere. Non potendo usare le mani, il pennello lo tiene in bocca. È così che realizza i suoi quadri. Che ormai da mesi vengono esposti in alcune mostre della Provincia di Reggio. ”Quando un quadro è finito provo molta soddisfazione – spiega Daniele – Dopo l’intervento che ho subito alla schiena, tenere il pennello fermo con le labbra e con i denti è un po’ faticoso. Ma le difficoltà vanno superate, senza barriere mentali”.
da "Il Fatto Quotidiano" 

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