domenica 24 maggio 2015

"LA CHIESA FACCIA I CONTI CON LA REALTÀ'"

L'arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, all'indomani della travolgente vittoria dei 'Sì' al referendum per il matrimonio per le coppie gay fa autocritica. "Ci dobbiamo fermare, guardare ai fatti e metterci in ascolto dei giovani. Non si può negare l'evidenza", ha dichiarato l'alto prelato alla televisione nazionale irlandese. Martin riconosce che il risultato è 'una rivoluzione sociale'. La vittoria del 'Sì' è il segno di "una rivoluzione culturale" nel Paese cattolico, in cui "prevale un'idea individualistica della famiglia" e si smarrisce "il concetto del matrimonio come elemento fondamentale di coesione sociale". "Quanto è accaduto non è soltanto l'esito di una campagna per il sì o per il no, ma attesta un fenomeno molto più profondo, una rivoluzione culturale", ha spiegato nell'intervista. "E' un cambiamento notevole i cui effetti concreti sono imprevedibili", ha avvertito Martin, "il matrimonio in chiesa è anche un matrimonio civile e le coppie gay che se lo vedranno rifiutare potrebbero ricorrere ai giudici accusandoci di discriminazione se il legislatore non mette dei limiti".
"La Chiesa deve chiedersi quando è cominciata questa rivoluzione culturale e perché alcuni al suo interno si sono rifiutati di vedere questo cambiamento. È necessario anche rivedere la pastorale giovanile: il referendum è stato vinto con il voto dei giovani e il 90 per cento dei giovani che hanno votato sì ha frequentato scuole cattoliche", ha aggiunto Martin.
da "Repubblica.it".

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