mercoledì 4 novembre 2015

LA GUERRA:UNA FOLLIA DA ABOLIRE

Mentre tu, o Dio, porti avanti la tua creazione, e noi uomini siamo chiamati a collaborare alla tua opera, la guerra distrugge. Distrugge anche ciò che tu hai creato di più bello: l’essere umano. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra i fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione: volersi sviluppare mediante la distruzione.Dio della pace, facci comprendere la follia della guerra!Purtroppo si va intensificando oggi la violenza e si moltiplicano i teatri di guerra in diverse aree del mondo, l’Africa, l’Europa ed il Medio Oriente. Stiamo vivendo una “terza guerra mondiale a pezzi”. La guerra sfigura i legami tra fratelli, tra nazioni; sfigura anche coloro che sono testimoni di tali atrocità. La guerra lascia sempre un segno indelebile.Dio della croce, lenisci le ferite della guerra!La cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere, sono i motivi che spingono avanti la decisione bellica, e sono spesso giustificati da un’ideologia; ma prima c’è la passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia è una giustificazione, e quando non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino: “A me che importa?”. «Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9). La guerra non guarda in faccia a nessuno: vecchi, bambini, mamme, papà… “A me che importa?”.Dio fratello di ogni uomo, fa che ci prendiamo cura gli uni degli altri!La guerra è in sé stessa disumanizzante e come cristiani, restiamo profondamente convinti che lo scopo ultimo, il più degno della persona e della comunità umana, è l’abolizione della guerra.Dio della vita, donaci il coraggio di abolire la guerra!Dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: “A me che importa?”. Questi affaristi della guerra forse guadagnano tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la capacità di piangere.Dio della pace, ferma i pianificatori del terrore e gli imprenditori delle armi!Dobbiamo sempre impegnarci a costruire ponti che uniscono e non muri che separano. Dobbiamo sempre aiutare a cercare uno spiraglio, mai cedere alla tentazione di considerare l’altro come un nemico da distruggere, ma piuttosto come una persona, dotata di intrinseca dignità, creata da Dio a sua immagine.Dio degli uomini, fa che non ci stanchiamo di ricordare che «ciascuno è immensamente sacro»!

Francesco


Preghiera tratta da due discorsi di papa Francesco: Redipuglia, 13.9.14; Roma, 26.10.15
da "www.paxchristi.it"

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