Fermiamo l’uccisione a sangue freddo dei cittadini palestinesi
È una gara all’interno del governo israeliano ad inventare ogni giorno scuse nuove per opprimere il nostro popolo: per ultimo la proposta di Netanyahu di creare un tribunale speciale per le questioni di sicurezza, con lo scopo di accelerare le applicazioni delle punizioni collettive, gli arresti amministrativi, le demolizioni di case ed il ritiro delle carte d’identità dei cittadini palestinesi di Gerusalemme, fino a giungere alle uccisioni a sangue freddo dei giovani palestinesi e rifiutarsi di consegnare le salme ai familiari.
Il Ministero degli Affari Esteri Palestinese si rammarica per il silenzio della comunità internazionale e si sorprende di coloro che mettono allo stesso livello il carnefice e la vittima, perché quello che stanno vivendo i territori palestinesi è un’aggressione barbarica, che viola tutte le leggi internazionali.
Il Ministero degli Affari Esteri Palestinese chiede alle Nazioni Unite ed al Consiglio di Sicurezza e a tutte le organizzazioni internazionali competenti di applicare la legge internazionale e la legge umanitaria internazionale in Palestina e al guardarsi dall’usare due pesi e due misure e di non fermarsi alle timide condanne perché sono considerate, dal governo di occupazione come incoraggiamento a continuare il massacro contro il popolo palestinese.
Laura Tussi
Nessun commento:
Posta un commento