martedì 3 novembre 2015

"I NUOVI CORVI" IN VATICANO

Retata in Vaticano. La gendarmeria pontificia ha arrestato un monsignore spagnolo, Lucio Angel Vallejo Balda, e una donna, Francesca Immacolata Chaouqui, entrambi di area Opus Dei e ambedue in passato componenti della Cosea, la Commissione referente di studio e indirizzo sull’organizzazione delle strutture economico-amministrative della Santa sede istituita da papa Francesco nel luglio 2013 e poi sciolta al compimento del suo mandato. Sono sospettati di essere coinvolti in una nuova fuga di notizie e documenti riservati — dopo il Vatileaks del 2012, che vide come unico colpevole Paolo Gabriele, aiutante di camera di papa Ratzinger — che costituirebbero la “materia prima” di due libri in uscita nei prossimi giorni, Avarizia (Feltrinelli) di Emiliano Fittipaldi e Via Crucis (Chiarelettere) di Gianluigi Nuzzi (il quale, fra l’altro, per il suo precedente volume, Sua Santità, si avvalse della collaborazione di Gabriele)....
Non c’è dubbio che sia in atto un nuovo Vatileaks. Nei giorni scorsi c’erano state alcune avvisaglie: prima la pubblicazione sul blog del vaticanista dell’Espresso Sandro Magister della lettera riservata al papa, firmata da 13 cardinali (alcuni dei quali hanno però smentito), contenente severe critiche a Bergoglio sulla conduzione del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, le cui conclusioni sarebbero state predeterminate dallo stesso papa mediante il suo “cerchio magico”; poi la notizia — anticipata da Luigi Bisignani nella trasmissione televisiva Virus — che era stato violato il pc di Libero Milone, revisore generale della Santa sede (anche su questo episodio la Gendarmeria vaticana ha aperto un’inchiesta). E ora gli arresti di Vallejo Balda e Chaouqui...
Si tratta di un nuovo complotto della Curia contro il papa? È possibile: si vorrebbe avvalorare l’idea che in fondo, Ratzinger o Bergoglio, in Vaticano nulla è cambiato. Ma più probabilmente ci si trova di fronte a una non nuova lotta di potere all’interno dei sacri palazzi. Non è un caso che la vicenda ruoti intorno a questioni e strutture economico-finanziarie, quelle che sono state sottoposte a un più vigoroso ricambio e aggiornamento, con la costituzione della nuova Segreteria per l’economia (una sorta di superministero dell’economia e delle finanze) affidata alla guida del cardinale australiano Pell e il cui numero due sarebbe dovuto essere quel Vallejo Balda ora agli arresti, se papa Francesco, all’ultimo minuto, non gli avesse preferito un proprio uomo di fiducia, il maltese monsignor Xuereb.

Estratto di Luca Kocci da “il manifesto” del 3 novembre 2015 

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