martedì 1 dicembre 2015

Papa Francesco parla ai giornalisti con il suo stile, cioè senza giri di parole, sul recente e scottante caso degli scandali sulle finanze vaticane.
“Ringrazio Iddio – ha detto Bergoglio sull’aereo che lo riportava a Roma da Bangui – che non ci sia la Lucrezia Borgia. Continuerò con i cardinali, con le commissioni quell’opera di pulizia iniziata da Ratzinger” che fu eletto proprio contro la corruzione.
Le nomine di Vallejo Balda e Francesca Chaouqui: i cronisti chiedono se abbia fatto un errore. E Bergoglio: «Credo che è stato fatto un errore. Monsignor Balda è entrato per la carica che aveva ed ha avuto fino adesso. Lui era segretario della prefettura degli affari economici ed è entrato. Non sono sicuro di come sia entrata lei, ma credo di non sbagliare dicendo che è stato lui a presentarla come una donna che conosceva il mondo dei rapporti commerciali…Hanno lavorato, e quando è finito il lavoro i membri di quella commissione sono rimasti in alcuni posti, in Vaticano, anche Balda. La signora Chaouqui non è rimasta in Vaticano, è entrata e non è rimasta…Alcuni dicono che si è arrabbiata per questo. I giudici ci diranno la verità sulle intenzioni. Per me non è stata una sorpresa, non mi ha tolto il sonno, perché hanno fatto vedere il lavoro che si è cominciato con la commissione dei cardinali “C9”: cercare la corruzione, le cose che non vanno”.
Qui il Papa ha voluto precisare ancora: “13 giorni prima che morisse Wojtyla – ha confidato il Pontefice ai giornalisti – Ratzinger ha parlato della sporcizia nella Chiesa”, e poi lo ha rifatto nella messa “pro eligendo Pontifice”. “Noi lo abbiamo eletto per questa sua libertà di dire le cose: è da quel tempo che in Vaticano c’è la corruzione, e su questo giudizio io ho dato ai giudici le accuse concrete”.
Infine, riferendosi ai giornalisti incriminati per il caso Vatileaks 2, il Papa ha aggiunto: “È importante che la stampa, sia libera che confessionale, denunci la corruzione. Ma la stampa deve dire tutto senza i suoi tre peccati, che sono disinformazione, calunnia e diffamazione”.
da "www.unità.tv"

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