domenica 6 dicembre 2015

A QUANDO LA VERITÀ ?

Fare chiarezza su Paolo, che papa Francesco nell’appello per la sua liberazione ha definito “uno stimato religioso”,  è anche altro: è partire dal suo messaggio, dal suo impegno di verità e servizio per la Siria, per il popolo siriano, e per tutti noi. Quell’ appello accorato, lungo anni,  anni tremendi, anni di espulsione dal suo paese d’azione, anni di ferma denuncia in ogni angolo del mondo, anni di denigrazione in alcuni casi, quell’appello  evangelico e profetico per aprirci gli occhi sul  baratro siriano e le sue conseguenze, che forse per pigrizia non tutti siamo riusciti a cogliere nella pienezza della sua valenza, richiede in primis a noi  “chiarezza”. Il coraggio della “chiarezza”, cioè di rileggerlo davvero, rileggerlo in tutta la sua sofferenza e attualità, perché purtroppo molto spesso capire il passato è il modo migliore per vedere il futuro. 
Il valore  della testimonianza di padre Paolo non è solo religioso, non è solo un messaggio per l’amicizia tra i figli di Abramo, è un messaggio per tutti noi, qui e oggi. Rileggerlo e capirlo è il vero contributo che ciascuno di noi può dare alla “verità”. Fatto questo potremo, con più fermezza e  qualche emozione,  chiedere al mondo: “ dopo due anni e mezzo di dolore abbiamo il diritto di sapere che ne è di lui”. Del nostro concittadino ,per tutti noi cittadini italiani, del nostro carissimo Paolo, per chi scrive.  (Associazione dei Giornalisti amici di padre Dall’Oglio)

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