martedì 16 dicembre 2014

TRA CONSERVAZIONE E TIMIDE APERTURE...ECCO LE INDICAZIONI DEI VESCOVI!

Non è facile dare un’interpretazione univoca dei Lineamenta per il Sinodo ordinario sulla famiglia
in programma per l’ottobre del prossimo anno, diffusi il 9 dicembre scorso dalla Segreteria Generale del Sinodo dei vescovi.
Se da un lato vi si rimarca con enfasi la necessità di fare di tutto perché «non si ricominci da zero», assumendo «il cammino già fatto nel Sinodo straordinario come punto di partenza», dall’altro pochi sono i segnali che possano far pensare a grandi cambiamenti in vista.  Le 46 domande – che insieme alla Relazione finale del Sinodo dello scorso ottobre costituiscono i Lineamenta – sembrano perlopiù pensate per capire come i pilastri tradizionali della vita cristiana, i sacramenti, la Bibbia, la formazione dei preti, possano essere meglio utilizzati per sostenere coppie e famiglie.
D’altronde non ci si poteva forse aspettare molto di più, considerata la spaccatura – non nuova, ma profonda – manifestatasi apertamente al Sinodo straordinario sui temi più caldi e sui cui più si erano concentrate le aspettative(vedi la lettera del Vescovo Gaillot a Papa Francesco pubblicata su questo blog nella pagina "HO SCRITTO UNA LETTERA").
Come per il questionario diffuso lo scorso anno insieme al Documento preparatorio (Lineamenta), anche ora l’invito è a coinvolgere «tutte le componenti delle Chiese particolari ed istituzioni accademiche, organizzazioni, aggregazioni laicali ed altre istanze ecclesiali», lasciando alle Conferenze episcopali la scelta delle modalità adeguate. Le risposte dovranno pervenire alla Segreteria generale del Sinodo entro il 15 aprile 2015 e costituiranno – come già avvenuto con quelle relative al questionario dello scorso anno – la base del prossimo Instrumentum Laboris.

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