lunedì 15 dicembre 2014

Posso morire nella mia isola? 
La lettera di Walter Piludu, malato di Sla



«Sono condannato a perdere completamente – più prima che poi – le mie funzioni vocali. A tale evento io ho deciso di collegare il punto finale della mia vita».

Walter Piludu, ex Presidente della Provincia di Cagliari malato di Sla, sa che tutto è iniziato nell’agosto 2011, ovvero quando gli è stata diagnosticata la malattia, e ha deciso quando tutto finirà: quando la “stronza”, come la chiamava Stefano Borgonovo, gli porterà via anche l’ultimo filo di voce.

Attraverso una lettera a Renzi e a tutti i leader delle forze politiche che Walter lancia il suo appello per poter decidere quando morire, riportando alla ribalta il tema dell’eutanasia, spesso abusato nel dibattito politico senza il coraggio di prendere una decisione concreta. Proprio quello che chiede Walter: il coraggio di osare.

L’ex dirigente locale del PCI, descrivendo le difficoltà della malattia, chiede di «poter rendere operative le proprie volontà» e di non essere costretto a farlo in Svizzera o attraverso «il rifiuto di acqua e cibo e, dunque, con una lenta morte per sete e fame». Chiede di poter esercitare quello che secondo lui dovrebbe essere un diritto: morire nella propria terra, con dignità.
(Leggi la lettera integrale nella pagina "HO SCRITTO UNA LETTERA" su questo blog)

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