sabato 27 dicembre 2014

Quindici peccati di uomini della Curia secondo Papa Francesco. Cinque proposte di “Noi Siamo Chiesa”

Papa Francesco ha denunciato ben quindici possibili peccati di chi vive in Curia; chi la conosce, da vicino ma anche da lontano, sa bene quanto siano reali e diffusi. Francesco dimostra di conoscere bene chi gli sta intorno con notazioni analitiche, quasi “pittoriche”, dell’ambiente del Vaticano (ma anche di tante situazioni diocesane, almeno in Italia). Siamo toto corde con papa Francesco (quante volte abbiamo pensato e detto le stesse cose!).
Prima della ristrutturazione generale che stiamo aspettando, ci permettiamo di “aiutarlo” proponendogli cinque riforme di attuazione abbastanza immediata e indolori (nel senso che non mettono in discussione questioni teologiche):
1) siano proibiti ovunque da domani mattina tutti i ridicoli titoli onorifici che ora si usano (Eccellenza, Eminenza ecc…);
2) per qualche tempo ogni nuovo incarico in Curia, anche i più importanti, sia attribuito a donne (e non solo a religiose);
3) ad ogni membro della Curia siano assegnate condizioni materiali di vita (casa, retribuzione ecc….) di vera sobrietà, identiche, per esempio, a quelle di papa Francesco a S. Marta;
4) gli incarichi in Curia, che dovranno essere sempre a tempo, prevedano il periodico ritorno in diocesi o in parrocchia o in missione;
5) si riducano drasticamente da subito le competenze centrali in materia di liturgia per affidarle a diocesi e parrocchie, naturalmente secondo criteri di razionalità e di prudenza.

Vittorio Bellavite, portavoce di “Noi Siamo Chiesa”

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