lunedì 15 dicembre 2014

Ai vescovi della C.E.I.

Siamo un gruppo di preti sposati con le loro consorti dell’associazione Vocatio* riuniti nel castello di Sorrivoli (diocesi di Cesena) dal 19 al 21 settembre per un incontro fraterno.

Abbiamo condiviso riflessioni su:

·        le novità introdotte dalle parole e (soprattutto) dai gesti di papa Francesco;

·        il ruolo delle donne nella storia della chiesa e nella chiesa di oggi;

·        elementi di spiritualità vissuta nelle coppie dei preti sposati;

·        la necessità di aprirci alle nuove domande che vengono da una società globalizzata;

·        le esperienze di coppie presenti fra noi e impegnate accanto a gente che soffre;

·        tentativi di essere vicini a coppie in cui siano presenti confratelli alle prese con difficili decisioni.

Dalle nostre amichevoli conversazioni sono emerse alcune preoccupazioni pastorali per la vita della Chiesa di cui ci sentiamo parte viva.

Nella Chiesa italiana ci sembra di cogliere una sostanziale indifferenza delle istituzioni nei confronti dei preti sposati (con o senza dispensa) che, di fatto, vengono lasciati in una sorta di limbo di emarginazione pastorale dalla maggior parte dei vescovi.

Pensiamo che sarebbero opportuni gesti di comunione ecclesiale fra i vescovi e i preti sposati e le loro spose. Servirebbero incontri, per guardarsi negli occhi con l’empatia di fratelli, discepoli dello stesso Maestro, e per parlarsi con orecchie attente e cuori aperti. Incontri personali che potrebbero portare a tanti modi ecclesiali “vivendi et operandi” capaci di non seppellire talenti utili per la vita della Chiesa.

Proprio perché “la messe è molta e gli operai sono pochi” oltre che pregare insieme il Signore della messe che mandi operai per annunciare il suo vangelo, conviene confidare nella forza del seme da gettare a piene mani (anche là dove sembrerebbe impossibile il suo sviluppo) anziché limitare quell’annuncio, pensando alla difesa di leggi umane e storiche. Noi pensiamo di aver risposto alla duplice vocazione del presbiterato e del matrimonio. Per alcuni fra noi sono ancora aperte le ferite causate da vari comportamenti della gerarchia, ma altri sono disponibili a collaborare (alla luce del sole) alla crescita del Regno di Dio anche attraverso la sua chiesa.

Confidiamo di poterci incontrare e confrontare fraternamente.
Riferimenti:

Giovanni Monteasi                          -     Presidente Vocatio  -                         giovanni.monteasi@alice.it
Rosario Mocciaro   -                        Segretario      -       italia.ambiente@libero.it
Franco Brescia -     Delegato europeo     -      francobres@yahoo.it
Antonio Silvestri    -                        Collaboratore -       gildant@libero.it
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*Il movimento Vocatio vuole sensibilizzare la Chiesa e la società riguardo al problema dei 
preti sposati e si pone, in un atteggiamento di pieno rispetto di opinioni diverse, come 
promotore di nuove proposte ecclesiali. Vocatio, grazie alla possibilità che internet 
permette di esprimere liberamente le proprie opinioni, vuole farsi conoscere e rendere 
note le proprie finalità, cercando di raggiungere quante più persone sia possibile per 
sensibilizzarle sul problema dei preti sposati nella Chiesa Cattolica.

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