domenica 13 novembre 2016

ANNIVERSARIO

I 137 morti di Parigi stanno a ricordarci che la guerra asimmetrica col terrorismo di origine islamista avrebbe bisogno di una strategia globale condivisa e soprattutto economica per rimuovere le cause di una frattura profonda e purulenta tra certo Occidente e certo mondo arabo. Però si continua a bombardare, magari coi droni, ma si bombarda sempre.

I 137 morti della Ville Lumière ci dovrebbero spingere a una politica intraprendente europea nell'immigrazione, nell'integrazione, nella sicurezza, nel dialogo. Qualcosa si fa, ma sempre più ci si infila in strettoie nazionaliste che potrebbero portare a nuovi conflitti in breve tempo.

I 137 morti del 13 novembre 2015 ci ricordano che la vita umana, ogni vita umana è unica e irripetibile, che la barbarie del sangue versato con la violenza va combattuta con strategie di pace, riconciliazione e perdono.
Da www.cittanuova.it

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