domenica 18 settembre 2016

EUTANASIA

Tutti sapevano che prima o poi sarebbe successo. Ma forse non si è mai pronti per una notizia così triste. E infatti è uscita, nella più assoluta discrezione, provocando però choc ed emozione. Per la prima volta in Belgio un minore ha ricevuto l’eutanasia.
La notizia del decesso è stata poi confermata dal presidente della Commissione, il professore Wim Distelmans, il quale ha anche precisato che si tratta di un caso “eccezionale e unico” e in quanto tale “riservato a casi disperati”. “Il fatto che ci sono voluti due anni mezzo perché fosse riportato un caso – ha quindi aggiunto – ne è la prova. Ci sono fortunatamente pochissimi bambini che prendono in considerazione l’eutanasia, ma ciò non significa che noi dovremmo rifiutare loro il diritto di una morte degna”.
Subito si sono levate le voci oppositrici della Chiesa cattolica e di altre religioni, ma anche di medici e di operatori sanitari: può un bambino decidere da solo di voler morire? Può avere consapevolezza del suo stato?
Comunque non riesco e non voglio entrare nel cuore e nella testa di quei genitori, che non hanno mai smesso di sperare e di amare, ma che hanno dovuto chinarsi di fronte al non senso della malattia e della morte. Hanno vissuto, seppur nella sua brevità, un'esperienza di vita unica ed eccezionale. Ma poi si sono trovati di fronte alla morte, scelta secondo la legge e frutto di un percorso lungo, doloroso, sfibrante e distruttivo: una scelta che al di là dell'età della persona, è pur sempre una notizia tremendamente triste che merita rispetto, silenzio, discrezione e, per chi ci crede, preghiera. 

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