martedì 30 maggio 2017

LA NON-TEOLOGIA DI FRANCESCO di José María Castillo

Fa teatro papa Francesco quando abbraccia e bacia i bambini, gli ammalati, gli anziani ed i poveri? È un commediante quando lo vediamo felice nell’essere vicino agli ultimi di questo mondo? Non vi è dubbio: la teologia di papa Francesco nasce da una sensibilità che, quando si lega con gli ultimi, è la sensibilità della libertà e della precarietà che ha vissuto quel povero galileo di Nazareth, che è nato dove nascono gli animali (una mangiatoia) ed è morto dove finiscono i delinquenti (una croce).
Se accettare la fede è accettare la sottomissione, allo stesso modo accettare la sequela di Gesù è impegnarsi con la libertà di qualsiasi sottomissione che non sia altro che “vivere come Gesù ci insegna nel suo Vangelo”.
La teologia di Francesco è, prima di tutto, la teologia della sequela di Gesù. Una teologia alla quale non siamo abituati. Per questo sconcerta alcuni, indigna altri ed a tutti noi pone domande alle quali non sappiamo rispondere. Domande che liquidiamo dicendo tranquillamente (ed a volte indignati) che questo papa “non sa di Teologia” e non è il papa di cui ha bisogno la Chiesa. Non sarà forse che la nostra Teologia è più disorientata di quello che possiamo immaginare?

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi

Archivio blog