giovedì 25 maggio 2017

UNA NUOVA SINTONIA CON BASSETTI ALLA CEI?

Come era stato ipotizzato dopo l’uscita della terna ufficiale, papa Francesco ha scelto il cardinale Gualtiero Bassetti come nuovo presidente della Cei. Con 134 voti il nome dell’arcivescovo di Perugia è stato il più votato dall’assemblea: un’indicazione che può essere interpretata, in prima battuta, come la risposta di un episcopato che ha voluto conservare l’eccezionalità del sistema elettivo italiano e, nello stesso tempo, avanzare una candidatura gradita al pontefice.
Arcivescovo di Perugia dal 2009, è molto stimato nella sua diocesi per l’impegno pastorale a contatto con i giovani, i lavoratori e i migranti e, non senza una buona dose di retorica, lo si è accostato alla figura di Leone XIII, il papa della Rerum novarum che fu vescovo di Perugia. Nel 2014 papa Francesco gli ha assegnato a sorpresa la porpora e nel 2016 lo ha inserito nella Congregazione vaticana dei vescovi al posto di Bagnasco.
Nella sua prima dichiarazione da presidente Bassetti ha specificato di non avere «programmi preconfezionati da offrire, perché nella mia vita sono sempre stato abbastanza improvvisatore». C'è da credergli, anche perché le problematiche sono moteplici e negli ultimi quindici anni sono state affrontate come "principi non-negoziabili". Un presidente che dovrà innanzitutto puntare sull'unità all'interno dell'episcopato e ad una nuova linea di rapporto con Vaticano e Stato Italiano.
Un uomo comunque già abbastanza libero e deciso viste le sue precedenti affermazioni dove da una parte ha sposato le istanze del Family Day, dall'altra, in riferimento al caso Dj Fabo,ha esortato a non fare confusione tra testamento biologico ed eutanasia.Sembrerebbe che la via del dialogo sia già stata intrapresa: buon lavoro e buon viaggio, Eminenza!

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