lunedì 22 maggio 2017

LA FALSA DEMOCRAZIA DELLA CEI

Settimana “democratica”, quella che oggi si apre, per la Conferenza episcopale italiana, chiamata a individuare una terna di vescovi da presentare a Papa Francesco, il quale in quella rosa sceglierà il prelato che per i prossimi cinque anni guiderà i vertici della Chiesa italiana.
Per la verità tutte le altre Conferenze Episcopali scelgono liberamente il proprio presidente, secondo le indicazioni scaturite dal Vaticano II che puntò molto sulla collegialità episcopale e quindi sul peso che queste avrebbero avuto su Roma. Ma c'è un'eccezione: i Vescovi italiani! Sarà perchè il primate della Chiesa cattolica risiede in Italia o perché al Papa spetta anche il titolo di Vescovo di Roma, ne consegue che il rapporto CEI(così si chiama la Conferenza Episcopale Italiana)-Papato ha rivestito di falsa democrazia la propria autonomia che troppo spesso si è presa nei confronti di temi "sensibili" e dei rapporti istituzionali con la vita politico-sociale della nazione.
Bergoglio apre i lavori e in settimana il papa renderà nota la sua decisione. Dopo i Ruini e Bagnasco, finita l’era wojtyliana-ratzingeriana, inizierà quella bergogliana. Così, almeno, molti temono e, altri, sperano.

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi

Archivio blog