“Non è l'attuale divisione tra tradizionalisti e innovatori conciliari, per quanto deplorevole, ma pur
sempre semplice incidente della storia, quella che deve attirare la nostra attenzione. È alla
separazione tra clero e laici che dobbiamo rivolgere la nostra attenzione: una separazione
strutturale, che costituirebbe una intollerabile divisione della Chiesa, estranea al Vangelo, se fosse
accettata tale e quale, senza essere controbilanciata da uno spirito, uno spazio, una struttura di
cooperazione tra gli uni e gli altri”
“Non si può dimenticare che il Nuovo Testamento conosce un solo sacerdozio, comune a
tutti i cristiani, unica base della vita della Chiesa per i primi due secoli della sua esistenza, mentre
un sacerdozio consacrato al culto è stato istituito nel III secolo, nella totale dimenticanza del
sacerdozio comune a tutti i battezzati, a cui quel nuovo sacerdozio ha tolto la parola e di cui ha
soppresso ogni attività”
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