mercoledì 29 aprile 2015

Papa Francesco: "Inginocchiatevi davanti ai poveri come fareste davanti al Signore". 
"Quanto vorrei che Roma potesse brillare di pietas per i sofferenti, di accoglienza per chi fugge da guerra e morte, di disponibilità, di sorriso e di magnanimità per chi ha perduto la speranza".
In un videomessaggio ai partecipanti alla serata <<Se non fosse per te>>, spettacolo che sarà rappresentato al Teatro Brancaccio dagli ospiti dei centri di accoglienza della Caritas della Diocesi di Roma, papa Francesco auspica che la Capitale prenda esempio dai Santi romani e cita anche don Luigi di Liegro, fondatore della Caritas romana, per diventare una vera città dell’accoglienza.
Nel suo intervento Bergoglio ricorda quelle "persone impregnate di amore di Dio", come a san Lorenzo ("i suoi gioielli erano i poveri"), san Pammachio (senatore romano, convertito, dedicatosi completamente al servizio degli ultimi), santa Fabiola (la prima che a Porto ha costruito un ostello per i poveri), san Filippo Neri, il beato Angelo Paoli, san Giuseppe Labre ("uomo della strada") e Don Luigi di Liegro (il fondatore della nostra Caritas di Roma). "Quanto vorrei che questa città potesse brillare di pietas per i sofferenti, di accoglienza per chi fugge da guerra e morte, di disponibilità, di sorriso e di magnanimità per chi ha perduto la speranza - incalza il Santo padre - quanto vorrei che la Chiesa di Roma si manifestasse sempre più madre attenta e premurosa verso i deboli".
Papa Francesco ha ammesso che tutti gli uomini hanno debolezze, ma invita a superarle. "Quanto vorrei che le comunità parrocchiali in preghiera, all’ingresso di un povero in chiesa - continua - si inginocchiassero in venerazione allo stesso modo come quando entra il Signore! Quanto vorrei questo, che si toccasse la carne di Cristo presente nei bisognosi di questa città!".

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi

Archivio blog