venerdì 5 settembre 2014


SARA' DIFFICILE DIMENTICARE QUESTO CRISTIANO!!


Ha scritto il suo biografo Marco Garzonio:
A me vien da dire che molti non credenti si sono ritrovati in lui forse
proprio perché hanno avvertito il suo porsi come strumento e veicolo
di «qualcos’altro», di un valore alto capace di trascendere le occupa-
zioni, gli affetti, gli interessi quotidiani, hanno intuito un qualcosa
di misterioso ma insieme di credibile in quel suo «lasciarsi guidare
e fare» dalla Parola, della quale lui ha sempre tenuto a porsi come
annunciatore. E, forse, molti cattolici hanno avuto in antipatia e in
sospetto il cardinale, in quanto si sono resi conto dei «pericoli» che il
riferimento continuo alla Parola presenterebbe per chi della profes-
sione di fede facesse solo un’appartenenza, una consuetudine, uno
strumento. L’appello alla coscienza crea sempre una certa apprensione
all’interno della Chiesa, tra laici e chierici, senza distinzioni. Eppure,
in un’antica preghiera della liturgia ambrosiana i fedeli chiedono a
Dio: «Dona sempre al tuo popolo pastori che inquietino la falsa pace
delle coscienze». E Martini riprese quest’orazione: gli piaceva molto.

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