domenica 27 gennaio 2019

Migranti, dal mondo della cultura un appello per le stragi nel Mediterraneo

Lo hanno chiamato «Non siamo pesci» e in poche ore l’appello di Luigi Manconi e Sandro Veronesi a favore dei migranti ha raccolto oltre seicento firme. Non firme qualunque, c’è davvero tutto il mondo della cultura e dello spettacolo in calce a quel documento dove si chiede di instituire una commissione parlamentare d’inchiesta sulle stragi del Mediterraneo e di realizzare una missione in Libia. Solo per citare qualche nome tra i firmatari: Andrea Camilleri e Roberto Benigni, Leonardo Pieraccioni e Antonio Albanese, Alessandro Baricco, Edoardo Nesi, Domenico Procacci, Paolo Virzì, Carlo Verdone. Ma sono davvero soltanto alcune.
Sos Sea Watch
Il primo Sos del documento-appello è per la nave Sea Watch: «Sabato scorso ha salvato 47 persone ripristinando il rispetto delle leggi e delle convenzioni internazionali, deve avere un porto sicuro in Italia». Luigi Manconi e Sandro Veronesi hanno redatto l’appello con il collettivo #corpi. Si chiede anche di consentire alle navi militari e alle Ong che salvano le vite in mare di poter intervenire.
«Non siamo pesci»
L’appello sta girando in rete (nonsiamopesci@gmail.com) e sta continuando a raccogliere firme. «Sono ben diciannove giorni che la nave Sea Watch sta cercando un porto dove attraccare», scrivono Veronesi e Manconi in un comunicato stampa dove spiegano che «non siamo pesci» viene da una frase di Fanny, una donna del Congo a Bordo della Sea Watch.
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Da www.corriere.it

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