domenica 27 gennaio 2019
NON POSSIAMO DIMENTICARE!
L'artista Gunter Demnig ricorda le vittime dell'era nazista, i deportati di religione ebraica e i deportati politici o militari, lasciando targhe di ottone sui marciapiedi o lungo le strade con incisi i nomi di coloro che in quelle case vi abitavano, prima di esservi strappati dalla violenza antisemita del nazismo. Le STOLPERSTEINE o PIETRE D'INCIAMPO si trovano ora in 1.265 comuni in Germania e in ventuno paesi europei.
'Un uomo è dimenticato solo quando il suo nome è dimenticato', Gunter Demnig cita il Talmud. Le pietre di fronte alle case danno vita alla memoria delle persone che un tempo vivevano qui. Sulle pietre è scritto: QUI VISSUTO ... Una pietra. Un nome. Un essere umano.
Le pietre della Memoria vengono inserite nella pavimentazione urbana, su piazze e marciapiedi, in modo da farne parte senza interruzioni o dislivelli e così evidenziare come le persone i cui nomi sono ricordati sulle superfici lucide siano state strappate dal tessuto sociale e civico di cui erano parte. In questo senso le Stolpersteine sono come cicatrici nel cuore delle nostre città. Non meno importante, queste pietre sono parte della pavimentazione e assolvono alla funzione di sostenere il nostro passo: non monumenti isolati da additare da lontano, dunque, ma superfici calpestabili da vivere ogni giorno. E su cui, di tanto in tanto, fare inciampare la memoria.
Devono anche servire a dire ad un'umanità indifferente: guardate che Auschwitz non è stato un luogo lontano che non riguarda la vostra storia, la storia di tutti, guardate che da qui partirono i vagoni piombati con destinazione i campi di sterminio, guardate che durante il rastrellamento del Ghetto, migliaia di ebrei vennero deportati e solo in pochissimi sopravvissero al massacro, guardate che queste pietre parlano di noi, di noi tutti, non potete far finta di niente e restare indifferenti.
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