giovedì 2 marzo 2017

IMPARIAMO...

Impariamo ad inchinarci di fronte alla sacralità del mistero dell'Uomo, qualsiasi decisione, espressa o tacita, arrivi dalla sua mente e dal suo cuore.

Impariamo a rispettare, in silenzio e senza la presunzione di falsi bigottismi, la condizione estrema di Chi non riesce più a restituire un significato al proprio vivere.

Impariamo a non sputare sentenze, quando il nostro corpo, la nostra mente, la nostra volontà non sono ancora schiacciati, annientati, annullati da una malattia che non dà respiro e requie.

Impariamo a non proiettare inutili moralismi su Chi porta il peso di una croce troppo pesante e, soprattutto, se ci capiterà la sorte di condividerne il suo carico, cerchiamo di essere consapevoli che inchiodati a quella croce non ci siamo ancora.

Impariamo l'umiltà di stare dalla parte dell'Altro, di identificarci, soltanto per un attimo, nella sconfinata sofferenza dell'Altro, soltanto per un istante, con la consapevolezza che, forse, la forza di oggi potrebbe non esserci domani.

Impariamo a riconoscere, in Sorella Nostra Morte Corporale, qualunque essa sia e in qualsiasi modo sopraggiunga, un fondamento di dignità, se è vero che è atto finale, trapasso, ponte da un cammino di vita piena.

Grazie Fabo e, come direbbe Dante, Tu non ti curar di Loro, presuntuosi e arroganti, ignoranti sepolcri imbiancati, che pretendono di avere bella pronta e confezionata la Verità in tasca.

Daniela Villa

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