<<L’incontro di due personalità è come il contatto tra due sostanze chimiche; se c’è una qualche reazione, entrambi ne vengono trasformati.>>
La raffigurazione chimica di cui si avvale Jung per rappresentare l’incontro, ci avvicina a una verità profonda. Tutti, infatti, dobbiamo confessare di aver incontrato nella vita persone che ci hanno intimamente segnato. Non si allude soltanto a coloro che da quell’incontro sono usciti innamorati. Ci sono persone, infatti, che lasciano in noi una traccia indelebile, anche come amici, compagni o testimoni. Da ogni incontro, non si esce del tutto indenni, “ma con una scia nell’anima”, commenta Gianfranco Ravasi su Avvenire. “L’importante è, però, non alzare uno schermo o lasciarsi avvolgere dalla nebbia della distrazione”.
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