domenica 17 febbraio 2019

ESSERE AMICI A FACEBOOK

«Facebook ha bisogno di usare i legami che noi stabiliamo con gli altri, di infilarcisi dentro facendoci credere che dipendono da lei. (…) È un gesto di puro latrocinio. (…). La gravità dell’invenzione di Zuckenberg non è  il fatto che lui venda i nostri profili al migliore offerente, ma il fatto stesso che riduca l’amicizia a friendship. Una solitudine affollata da spettri dell’amicizia». «Sbandierare il numero di amici, pensare che basti un like per diventarlo, che basti un contatto, significa umiliare il legame che l’amicizia costituisce nella società, ridurla a gossip e a people, mentre essa è la chiave più importante della democrazia. Facebook opera qualcosa di mostruoso e di ben congegnato: appiattire la nostra sfera amicale al “privato” del buco della serratura, ridurla a un’invidia mimetica da studenti delle medie, eliminare dall'amicizia tutta la sua carica pubblica e quindi eversiva. L’amicizia costituisce, nelle nostre società occidentali ma anche in molte altre, il tessuto del sociale. (…) Facebook è solo l’applicazione ultima dell’incapacità di intestarsi il desiderio. (…) Al posto di avere una vita vera con i miei amici la consegno ai fattorini squallidi dei social. Facebook svuota la geografia reale dell’amicizia e la sostituisce con un elenco».
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Estratto da "ESSERE AMICI" di Franco La Cecla, Einaudi

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