domenica 22 ottobre 2017

LA PEGGIOR GUERRA CHE ABBIA COLPITO L'UMANITA' E CHE NESSUNO VUOLE FERMARE:L'INQUINAMENTO!

L'inquinamento ha ucciso nove milioni di persone nel 2015, o per meglio dire, 9 milioni di morti sono collegate direttamente all'inquinamento. Ma come è possibile? La risposta arriva da uno studio pubblicato su The Lancet.
Inquinamento atmosferico. L'inquinamento atmosferico, che include smog, particolato nell'aria e combustibili fossili, è da considerarsi responsabile della morte di 6,5 milioni di persone ogni anno: la cause dei decessi variano per lo più da malattie cardiovascolari a malattie respiratorie.
Inquinamento idrico. Grave è anche la situazione legata all'inquinamento idrico per a causa di infezioni gastrointestinali, parassiti, diarrea uccide 1,8 milioni di persone.
Inquinamento sul lavoro. Dati allarmanti arrivano anche in relazione all'inquinamento legato all'ambiente di lavoro, tossine e sostanze chimich, in questo caso parliamo di 0,8 milinoi di morti soprattutto per tumori.
Killer silenzioso. L'inquinamento è da considerarsi un killer silenzios poiché fa parte delle nostre vite e ci uccide senza neanche darci la possibilità di accorgercene. Una persona su sei ogni anno nel mondo muore proprio per cause legate all'inquinamento: malattie cardivascolare e respiratore, infezioni e tumori.
Morti al Sud. Le vittime si concentrano soprattutto nel Sud del mondo: in India i morti all'anno sono 2,5 milioni di morti mentre in Cina sono 1,8 milioni. Come è possibile? La causa secondo gli esperti è la recente e rapide industrializzazione. Le forme di inquinamento legate proprio allo sviluppo industriale, quindi parliamo di inquinamento atmosferico ambientale (ozono), inquinamento chimico e del suono ad oggi oggi più vittime rispetto al passato: si è passati da 4,3 milioni di decessi nel 1990 a 5,5 milioni nel 2015.
Minaccia per l'umanità. “L'inquinamento è molto di più che un problema ambientale, è una minaccia profonda e pervasiva che affligge molti aspetti della salute umana e del benessere. Merita attenzione da parte dei leader di tutto il mondo, della società civile, dei professionisti della salute, delle persone” spiegano gli esperti.

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