Pax Christi Italia non ci sta! Il Consiglio dei ministri ha approvato
il 10 febbraio 2017 il disegno di legge per l’implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa»
che demolisce la nostra Costituzione, in particolare gli articoli 52 e
11. Qualcuno parla di golpe industriale-militare e di stravolgimento
della Costituzione.
Noi vogliamo sperare di no ma non possiamo tacere la nostra forte preoccupazione!
La difesa della Patria stabilita dall’art.
52 viene riformulata quale «contributo alla difesa collettiva
dell’Alleanza Atlantica e al mantenimento della stabilità nelle aree
incidenti sul Mare Mediterraneo, al fine della tutela degli interessi
vitali o strategici del Paese».
Il ripudio della guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali, stabilito dall’art. 11, viene sostituito
dalla «gestione delle crisi al di fuori delle aree di prioritario
intervento, al fine di garantire la pace e la legalità internazionale».
Verso tale esito conduceva già la Legge quadro entrata in vigore nel
2016, che istituzionalizza le missioni militari all’estero con un fondo
specifico presso il Ministero dell’economia e delle finanze.
Inquietante, nella sua vaghezza, è , poi, l’idea di affidare alle
Forze armate sul piano interno la «salvaguardia delle libere
istituzioni», con «compiti specifici in casi di straordinaria necessità
ed urgenza».
Allarmante, nella sua ricaduta pratica, è il fatto che il nuovo
modello apra le porte delle Forze armate a «dirigenti provenienti dal
settore privato» che potranno ricoprire gli incarichi di massimo livello
e permetteranno ai potenti gruppi dell’industria militare di pilotarle
secondo interessi legati alla guerra. L’industria militare viene
definita nel Libro Bianco «pilastro del Sistema Paese» poiché
«contribuisce, attraverso le esportazioni, al riequilibrio della
bilancia commerciale e alla promozione di prodotti dell’industria
nazionale».
Il Libro Bianco annulla, in tal modo, il fondamento ideale, promotore di pace, della Costituzione italiana,
più volte ricordatoci da persone come Giuseppe Dossetti, Giorgio La
Pira, Sandro Pertini, Oscar Luigi Scalfaro. L’Italia viene ridisegnata e
snaturata come potenza che si arroga il diritto di intervenire
militarmente sia in aree vicine come Nordafrica, Medioriente o Balcani,
sia ovunque siano in gioco gli interessi di potenze rappresentati dalla
Nato sotto comando degli Stati Uniti.
Siamo al suicidio della politica costituzionale? Il
Parlamento per ora tace. Viene messa in disparte ogni proposta
riguardante la riduzione delle spese militari con l’eventuale loro
riconversione sociale; la verifica dell’attuazione della legge 185/90
sul commercio delle armi; l’iniziativa ONU per il disarmo nucleare; il
progetto per una Difesa non armata e nonviolenta.
Non ci stiamo come cittadini della Repubblica italiana,
fedeli alla Costituzione! Non ci stiamo anche come cristiani, discepoli
del Vangelo di Cristo!
Nel messaggio per la Giornata mondiale della pace del 1 gennaio 2017 “La nonviolenza: stile di una politica per la pace“, papa Francesco ci ha ricordato “la
via della pace: non quella proclamata a parole ma di fatto negata
perseguendo strategie di dominio, supportate da scandalose spse per gli
armamenti mentre tante persone sono prive del necessario per vivere”
Pax Christi Italia
Firenze, 16 Febbraio 2017
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