sabato 8 agosto 2015

TRA IL DIRE E IL FARE...

Sarà molto simpatico,aperto,disponibile,carismatico,popolare. E' l'uomo dell'anno. Ma le parole di Papa Francesco continuano ad essere come una scura che si abbatte implacabile sul tronco. Ha addirittura parlato di una guerra in atto non dichiarata contro gli immigrati. Ma la Chiesa ha accolto e messo in pratica le sue indicazioni,il suo spunto e consiglio“evangelico”? Secondo un articolo apparso sul “Messaggero” in questi giorni sembrerebbe proprio di noi.«A che servono alla Chiesa i conventi chiusi? I conventi dovrebbero servire alla carne di Cristo e i rifugiati sono la carne di Cristo. I conventi vuoti non servono alla Chiesa per trasformarli in alberghi e guadagnare soldi. Facciamo tanto, forse siamo chiamati a fare di più, accogliendo e condividendo con decisione ciò che la Provvidenza ci ha donato per servire»,ha chiesto il Papa alle istituzioni ecclesiastiche italiane.
Ma scarna risulta essere la lista messa on line dalla CEI dei conventi che ospitano migranti. Oppure abbiamo assistito a casi come quello della Diocesi di Crema che comunicava la sospensione dell'accoglienza degli immigrati in un convento della città <<a causa della tenace e strenua opposizione di molti genitori>> di un'attigua scuola cattolica.
E così nel 2014 di fronte all’ondata di 170mila sbarchi di profughi, i conventi e le case religiose d’Italia dichiaravano disponibilità per 15mila rifugiati. Le parrocchie in Italia sono 23mila: se ognuna si fosse fatta carico di un solo profugo, la cifra sarebbe stata maggiore.

A.B.

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