La nostra vita è come un tessuto in
formazione,
un tessuto la cui immagine ci è ignota
ma che,intorno a noi,si viene formando
poco alla volta,senza un modello
precostituito.
In questo tessuto posso essere un
piccolo filo.
Un tratto di colore. Blu cupo? Rosso
scarlatto?
Oppure un tenue filo di lino grigio?
Quest'ultimo colore,secondo i
tessitori,è il più importante,
il neutro grigio di ogni giorno,
quello che mette in risalto il blu cupo
o il rosso scarlatto,
quello che dona armonia.
Accettare il proprio colore
e di questo accontentarmi,
perché porti gioia e non rivalità
come se io,il blu,fossi nemico del
verde.
C'è posto per ognuno.
Un filo si spezza:tutto il lavoro
s'interrompe
e la mano paziente del tessitore si
adopera per ripararlo.
Ogni filo,anche il più lucente,può
scomparire,
intrecciato ad altri fili. E' comunque
lì,
non lontano,anche se il nostro occhio
non lo nota.
Ora è la volta del mio filo ad essere
tessuto attraverso l'ordito.
Quando la sua posizione non sarà più
in evidenza,
allora l'armonia sarà completa.
Cosa ne sarà di questo tessuto?
Lo sapremo mai?
Da “Riforma.it”
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