sabato 9 dicembre 2017

LA GIORNATA DEI GIUSTI

Un piccolo grande segnale quello di riconoscere e istituire la giornata dei giusti: il 6 marzo. Da ieri, con la legge approvata in via definitiva al Senato, anche il nostro Paese fa la sua parte. Ma chi sono i giusti? Qual è l’origine delle ricerche sulle “ biografie giuste” e quale significato si lega a una parola così impegnativa?
La genesi del riconoscimento porta al lavoro del memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme: un segno perenne per ricordare i non ebrei che durante la Shoah hanno aiutato chi era in pericolo. Il giusto tra le nazioni non è un eroe né un combattente della Resistenza, spesso è qualcuno che si muove secondo principi semplici e istintivi nella quotidianità riservata: dare soccorso, prestare assistenza, nascondere chi è in difficoltà, offrire un tetto o una minestra a chi è in fuga
Un gesto di responsabilità individuale, un’assunzione di consapevolezza che rischia di essere dimenticata, o relegata alla memoria individuale dei protagonisti. Una scelta che può essere pagata a caro prezzo, non c’è spazio per il libero arbitrio quando la macchina dello sterminio si mette in moto: chi non piega la testa può pagare il prezzo più alto come ammonimento o esempio per gli altri. Il riconoscimento dell’onorificenza è il culmine del lavoro di storici e ricercatori che verificano testimonianze e documenti fino a pronunciarsi nel merito di vicende lontane. Il principio è quello di un passo della Bibbia — « Chi salva una vita, salva il mondo intero » — e non è poco di questi tempi quando altre vite vengono spezzate in tanti angoli del pianeta.
La banalità del bene diventa un valore riconosciuto e riconoscibile, un segno positivo che attraversa e condiziona individui e collettività.  Un lievito prezioso che a partire dalla giornata dei giusti ha affermato principi ben più impegnativi: quello della responsabilità individuale, della centralità della vita umana, della possibilità di fare qualcosa contro l’odio e l’intolleranza, contro le tante forme di discriminazione e violenza che attraversano il presente.

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