martedì 15 settembre 2015

ANCHE LA CHIESA PAGHERA' LE TASSE!

Papa Francesco invita a pagare l’Imu. Se alcune congregazioni religiose vogliono fare di un convento un albergo per l’accoglienza di immigrati, «paghino le imposte». Questo il messaggio inviato dal pontefice dai microfoni di una radio cattolica portoghese. Ancora una volta Francesco sorprende, svincolandosi dagli arroccamenti in cui spesso la Chiesa Cattolica si è rinchiusa su un tema ancora sensibile come quello delle imposte sugli immobili. Materia molto contestata, dall’una e dall’altra parte. Il Papa non mostra esitazioni sull’argomento.
Anche nella Chiesa, sottolinea Bergoglio, c’è la «tentazione del Dio denaro». «Alcune congregazioni - specifica il pontefice - dicono: no, ora che il convento è vuoto, faremo un hotel, un albergo, e possiamo ricevere gente, e con ciò ci manteniamo e guadagniamo denaro. Bene, se desideri questo, paga le imposte. Un collegio religioso è esente dalle imposte perché religioso, però se lavora come un hotel che paghi le imposte come chiunque altro. Altrimenti l’affare non è molto sano».
Nel suo intervento il Papa ribadisce il suo invito alle parrocchie di ospitare i migranti, sperando  che«ogni parrocchia, ogni istituto religioso, ogni monastero accolga una famiglia». Bergoglio ci tiene aspecificare che il suo invito non significa che le famiglie dei migranti «debbano vivere nella canonica, nella casa parrocchiale, ma che tutta la comunità parrocchiale veda se c’è un luogo, un luogo del collegio o, nel peggiore dei casi, che venga accolta in un appartamento modesto per questa famiglia, però che abbiano un tetto, che siano accolti e che li si integri nella comunità parrocchiale. Ci sono conventi che sono quasi vuoti».
in “l'Unità” del 15 settembre 2015

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