noi, membri del movimento ecclesiale "VOCATIO", abbiamo molto apprezzato, nella vicenda delle dimissioni di Benedetto XVI, la distinzione fatta, per il ministero papale, fra ruolo e persona che lo ri-copre.
Il "carico" sulle spalle di un papa è troppo pesante se deve anche gestire in-torno a sé scenari talvolta "oscuri".
Auspichiamo, perciò, maggiore trasparenza nella curia romana e nella sua gestione decisionale ed economica. Questo ci sembra un punto nodale che do-vrai affrontare per una vera crescita della chiesa.
Molte sarebbero le speranze da esprimere all’inizio di questo tuo nuovo pa-pato.
Scegliamo di sottolinearne solo alcune.
Noi speriamo:
che vengano rivalutati i messaggi del Concilio Vaticano II, cogliendone gli aspetti innovativi ed esprimendoli con un linguaggio più vicino a quello del popolo di Dio;
che venga ripresa operativamente la collegialità dei vescovi;
che le chiese locali e le conferenze episcopali abbiano maggiore autono-mia;
che si trovi il modo di consultare le comunità cristiane nella designazione dei loro "pastori" (vescovi e parroci);
che trovino più spazio, anche a livello decisionale, ministeriale, liturgico e pastorale, le donne e tutti i membri del laicato;
che sia dato spazio, nella chiesa di Gesù, agli emarginati ritenuti "pecca-tori": ai divorziati risposati, alle coppie di fatto, agli omosessuali, …;
che sia studiata nuovamente la possibilità di affiancare nel ministero pre-sbiterale a preti celibi anche preti sposati. Mentre si discute e si decide in merito, speriamo di essere considerati validi interlocutori nelle comunità locali e nella chiesa tutta;
che … Le richieste, le speranze (o i sogni?) sarebbero tante!
Preghiamo insieme lo Spirito che spinga noi tutti, discepoli diversi, ma riuniti da Gesù in un’unica chiesa, verso un insieme di comunità testimoni di amore, apertura e disponibilità.
Cordialmente
Il presidente di "VOCATIO"
(Giovanni Monteasi)
Napoli, li 7 Marzo 2013
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