domenica 17 marzo 2013

CHI BEN COMINCIA....

FIUMI D'INCHIOSTRO SI SONO VERSATI A COMMENTO DELL'ELEZIONE DEL NUOVO PONTEFICE "FRANCESCO" E ALTRETTANTI FIUMI DI SPERANZA HANNO ATTRAVERSATO IL CUORE DEGLI UOMINI DI BUONA VOLONTA' NELL'ASCOLTARE LE PRIME PAROLE DI QUESTO PAPA "VENUTO DAI CONFINI DELLA TERRA".
NON MI RITENGO PERSONALMENTE IN GRADO DI POTER COMMENTARE QUESTO EVENTO,PER CUI MI FACCIO AIUTARE DA UN BRANO DEL VANGELO PRIMA,E DALLE PAROLE DI PAPA FRANCESCO POI DURANTE IL SUO INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DEI MEDIA INTERNAZIONALI.

VANGELO DI MARCO,CAP.14,VERSETTI DAL 3 AL 7.
"Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso.Mentre stava a mensa,giunse una donna con un vasetto di alabastro,pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore;ruppe il vasetto di alabastro e versò l'unguento sul suo capo.Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro:<<Perchè tutto questo spreco di olio profumato?Si poteva benissimo vendere quest'olio a più di trenta denari e darli ai poveri!>>.Ed erano infuriati contro di lei.
Allora Gesù disse:<<Lasciatela stare;perchè le date fastidio?Ella ha compiuto verso di me un'opera buona;i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete,me invece non mi avete sempre...>>.

PAPA FRANCESCO AI RAPPRESENTANTI DEI MEDIA INTERNAZIONALI,SABATO 16 MARZO 2013,AULA PAOLO VI.
<<Alcuni non sapevano perché il Vescovo
di Roma ha voluto chiamarsi
Francesco. Alcuni pensavano a
Francesco Saverio, a Francesco di
Sales, anche a Francesco d’Assisi. Io
vi racconterò la storia. Nell’elezione,
io avevo accanto a me l’a rc i v e s c o v o
emerito di San Paolo e anche prefetto
emerito della Congregazione per
il Clero, il cardinale Cláudio Hummes:
un grande amico, un grande
amico! Quando la cosa diveniva un
p o’ pericolosa, lui mi confortava. E
quando i voti sono saliti a due terzi,
viene l’applauso consueto, perché è
stato eletto il Papa. E lui mi abbracciò,
mi baciò e mi disse: «Non dimenticarti
dei poveri!». E quella parola
è entrata qui: i poveri, i poveri.
Poi, subito, in relazione ai poveri ho
pensato a Francesco d’Assisi. Poi,
ho pensato alle guerre, mentre lo
scrutinio proseguiva, fino a tutti i
voti. E Francesco è l’uomo della pace.
E così, è venuto il nome, nel mio
cuore: Francesco d’Assisi. È per me
l’uomo della povertà, l’uomo della
pace, l’uomo che ama e custodisce il
creato; in questo momento anche
noi abbiamo con il creato una relazione
non tanto buona, no? È l’uomo
che ci dà questo spirito di pace,
l’uomo povero... Ah, come vorrei
una Chiesa povera e per i poveri!
Dopo, alcuni hanno fatto diverse
battute. «Ma, tu dovresti chiamarti
Adriano, perché Adriano VI è stato
il riformatore, bisogna riformare...».
E un altro mi ha detto: «No, no: il
tuo nome dovrebbe essere Clemente
». «Ma perché?». «Clemente XV:
così ti vendichi di Clemente XIV che
ha soppresso la Compagnia di Gesù!
». Sono battute... Vi voglio tanto
bene, vi ringrazio per tutto quello
che avete fatto. E penso al vostro lavoro:
vi auguro di lavorare con serenità
e con frutto, e di conoscere
sempre meglio il Vangelo di Gesù
Cristo e la realtà della Chiesa... Grazie
.>>

I DUE TESTI SI COMMENTANO DA SE:E' ORA DI USCIRE DA QUELLA PRESUNTA E PRESUNTUOSA CONTEMPLAZIONE DIVINA PER RITROVARE IL SENSO DEL MESSAGGIO CRISTIANO,PERCHE' IL POVERO,SEMPRE PIU' POVERO E NUMEROSO,BUSSA ALLA PORTA E CHIEDE UN POSTO ANCHE PER SE'.
AGOSTINO.

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