sabato 28 gennaio 2012

LA GIORNATA DELA MEMORIA

QUANDO VISITAI IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI MAUTHAUSEN, RIMASI COSI' IMPRESSIONATO DA CIO' CHE VEDEVO,DA QUEL CAPITOLO DELLA STORIA DELL'UOMO,CHE PER GIORNI,A FATICA,LE PAROLE DETTE SEMBRAVANO QUASI SPRECATE E INUTILI,QUASI SENZA SENSO:NON MI SENTIVO PIU' LO STESSO.
MA CIO' CHE MI IMPRESSIONO' MAGGIORMENTE FU LA TELEFONATA CHE PER CASO ASCOLTAI MENTRE USCIVO DAL CAMPO:"CIAO MA',QUI BENE,..STIAMO VISITANDO UN MONUMENTO..".
CHE COSA?
UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO E' SOLO UN MONUMENTO?
TU, RAGAZZA, DIVENTIRAI UN MONUMENTO,.....UN MONUMENTO ALLA SUPERFICIALITA' E ALLA STOLTEZZA UMANA!!!
MI HA SEMPRE MOLTO PREOCCUPATO L'IDEA DI POTER PERDERE IL SENSO DELLA STORIA,NEI SUOI EVENTI A VOLTE STRAORDINARI E A VOLTE TREMENDI:SAREBBE COME PERDERE IL SENSO DELL'ESSERE PERSONA.
E NON RIESCO A FARMENE UNA RAGIONE DI COME SI POSSA CLASSIFICARE,NELLA SEMPLICITA' DI UNA GIORNATA ESTIVA,PIENA DI SOLE E DI LUCE,UN RICORDO COSI' STRAORDINARIO E UNICO,COME LA VISITA AD UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO,DOVE LA BELLEZZA DELLA VITA E' STATA BARBARAMENTE RIDOTTA A BUIO E A MORTE.
CON CONVINZIONE CONDIVIDO LE PAROLE DEL MINISTRO RICCARDI CHE ALLA TRASMISSIONE DI BRUNO VESPA,PORTA A PORTA,DEL 26-01-12,HA DETTO CHE DA OGGI SAREMO NOI I TESTIMONI DELLA SHOAH,NOI SAREMO I VEICOLI DI QUESTO RICORDO PERCHE' L'UOMO NON PERDA IL VERO SENSO DELLA PROPRIA UMANITA'.
MI PERMETTO ANCHE DI FAR MIE LE PAROLE DEL NOSTRO PRESIDENTE NAPOLITANO,LA' DOVE DICE...
E' stato bello ascoltare il racconto che il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, il prof. Profumo, ci ha presentato del viaggio compiuto ad Auschwitz con oltre 180 studentesse e studenti. "Nessuno, dopo questo viaggio" - egli ci ha detto - "è più lo stesso". .....
Ed importante è stato il coronamento dell'omaggio ad Auschwitz in questi giorni con la firma del Protocollo tra il Ministero dell'Istruzione e l'Unione delle Comunità ebraiche italiane per fare della nostra scuola ancor più compiutamente "una scuola di memoria". Questo impegno rappresenta il miglior antidoto a quei rigurgiti di negazionismo e antisemitismo, di intolleranza e di violenza che il ministro ha denunciato come fenomeni, per quanto marginali, da stroncare sul nascere......
Il primo a rivolgersi ai tedeschi perché apprendessero l'estremo orrore del nazismo fu, con i suoi radiomessaggi dall'America, un grande tedesco costretto all'esilio. Il 14 gennaio del 1945, mentre Hitler teneva ancora nella distruzione e nella menzogna una Germania sull'orlo della disfatta, Thomas Mann rivelò agli ascoltatori tedeschi che gli inviati della neutrale Svizzera, in missione umanitaria, avevano potuto vedere, prima che con la liberazione se ne aprissero i cancelli, i campi di Auschwitz e Birkenau, dove nel giro di un anno tra il '43 e il '44 erano stati uccisi 1.715.000 ebrei. E videro, quegli inviati svizzeri, disse Mann, "quello che nessun uomo sensibile è disposto a credere, se non l'ha visto con i propri occhi". Lo avrebbe visto con i propri occhi, come ci ha detto pochi minuti fa, Beatrice insieme con gli altri studenti che hanno partecipato al viaggio nella memoria......
Signore e Signori, cari ragazzi e ragazze, il significato più ampio di questa Giornata della Memoria lo ha nobilmente dichiarato qui il Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche quando ci ha detto : "Ferme restando le specificità della Shoah, che fu il tentativo di realizzare il genocidio perfetto ... questa deve essere la occasione di una riflessione condivisa che abbracci anche tutte le altre vittime di quella tragedia" : oltre che gli oppositori politici, "gli omosessuali, i disabili fisici e mentali, le popolazioni rom e sinti".......
 ...PERCHE' LA VITA DI OGNUNO DI NOI SIA UNA VITA DI MEMORIA.

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