Dal Vangelo secondo Marco : «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce»
La luce che dimora in noi non è un accessorio, ma una necessità esistenziale. Non splende per esibire l’ego ma per illuminare, per trasformare noi stessi e il mondo. Accogliere questa luce è scegliere la verità, sempre, anche quando richiede di andare controcorrente. Solo chi si apre alla luce può comprendere la propria vocazione e lasciare un’impronta che arricchisce gli altri.
Essere luce nel mondo significa permettere alla verità di espandersi oltre i confini individuali, irradiare speranza, ispirare gli altri e costruire una comunità fondata sull’amore, che cresce solo quando viene donato. Perché la crescita spirituale non si compie nell’accumulare, ma nel traboccare.
Sorella Monica del Monastero di Bose
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