lunedì 24 settembre 2018

GUERRA E PACE !

Un anno fa, papa Francesco pronunciò il suo no alla guerra giusta, rompendo con un concetto dalla
lunga e gloriosa carriera nella cristianità. Difficile misurare l’impatto di quel passo a un anno di
distanza, mentre aumenta il rumore di fondo di un mondo in armi. È nuova e grave la sfida per i
cristiani di oggi, contemporanei dello stato di conflitto generalizzato, della mobilitazione
permanente, del dispiegamento diffuso di forze. I seguaci di Cristo sono alle prese con due esigenze
in conflitto tra loro. Da un lato i cristiani vogliono la pace: si attendono ogni parola e ogni iniziativa
in tal senso dai loro leader religiosi e politici, dai teologi, dai pastori. Dall’altro lato, i cristiani
devono combattere: per le loro nazioni e comunità, per la loro fede e cultura. La formula di
Bergoglio sembrò offrire una risposta solo alla prima domanda: «Non mi piace l’espressione guerra
giusta. Si dice: “Io faccio la guerra perché non ho altra possibilità per difendermi”. Ma nessuna
guerra è giusta. L’unica cosa giusta è la pace». Alla seconda domanda, al persistente bisogno di
legittimazione della guerra, rispondono i fatti: l’obiezione di coscienza alla guerra preme meno ai
vescovi di quella ad aborto e nozze gay, i cappellani militari sono vivi e vegeti, prosperano i
crocifissi sovranisti e nazionalisti.
_______________________________________________________________________________ Marco Ventura in “la Lettura” del 23 settembre 2018

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi

Archivio blog