Da questo libro è stato tratto il film sulla Shoah Il figlio di Saul di László Nemes, premiato nel 2016 con l'Oscar come miglior film straniero. Un accurato e puntiglioso lavoro di ricerca sul campo di concentramento di Auschwitz, sfata la convinzione che siano stati alcuni ebrei a lavorare nei crematori collaborando con i nazisti, Il libro raccoglie le confessione di una decina di sopravvissuti, non solo ai forni, ma anche all'esplosione finale che doveva distruggere quanto rimasto del campo prima dell'arrivo dei russi. E il ritrovamento di alcuni manoscritti redatti con il sangue, perché non c'erano matite, raccontano le storie di chi doveva scomparire per sempre: ebrei, zingari, comunisti. Sono queste parole di sangue le uniche che hanno diritto di parlare.
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