Le tre priorità della Chiesa francese.
Per concludere la sessione autunnale della Conferenza episcopale (CEF), il suo presidente, Mons.Georges Pontier, arcivescovo di Marsiglia, ha parlato di tre temi che le diocesi dovranno affrontare.
1) la solidarietà. Il presidente della CEF ha ricordato alcune constatazioni: “I poveri sono sempre più poveri”, “la solitudine e l'isolamento li rendono sempre meno visibili”.
Queste constatazioni, Mons. Pontier le interpreta come un appello alla responsabilità collettiva.
“Siamo tutti coinvolti, lo Stato, le collettività territoriali, i servizi sociali, il tessuto associativo e
ognuno di noi”, ha riconosciuto, prima di invitare le comunità cristiane a “rinnovarsi nelle forme di
prossimità e di impegno con i più poveri”, come invita regolarmente a fare papa Francesco,
desideroso di vedere la Chiesa attenta “alle nuove forme di povertà e fragilità”.
2) La riflessione sull'ecologia e il contributo alla diffusione di nuovi modi di vita.
In effetti, è a Parigi che si terrà alla fine del 2015 la prossima conferenza internazionale sul clima, e non è impossibile che papa Francesco scelga lo stesso periodo per un suo viaggio in Francia.
Questo evento “invita ad una mobilitazione importante delle nostre diocesi, poiché – il papa – continua ad interpellarci sull'impatto della 'globalizzazione dell'indifferenza' e sulla 'cultura dello scarto' che lasciamo diffondere nella nostra economia e nelle nostre relazioni sociali”, afferma Mons. Pontier. “Queste sfide planetarie possono anche essere l'occasione di una salutare presa di coscienza e diventare opportunità pastorali per inventare nuovi modi di vita”, ha sottolineato, ricordando tra l'altro lo studio pubblicato due anni fa:“Poste in gioco e sfide ecologiche per il futuro”, che invitata le comunità cristiane a mobilitarsi e ad impegnarsi.
3) La terza priorità, infine, è la prosecuzione nelle diocesi della riflessione sulla famiglia, nella
prospettiva del Sinodo dell'ottobre 2015.
“Il documento uscito dal recente Sinodo ci invita a purificare il nostro linguaggio affinché non sia mai offensivo, e ad avere per ogni persona uno sguardo di speranza”, ricorda l'arcivescovo di Marsiglia. La Chiesa deve “essere una Chiesa della misericordia e del conforto, una Chiesa che accompagna, che cammina al passo dell'altro”.
Per un impegno a più lunga scadenza, il presidente dei vescovi ha ricordato anche una riflessione sul modello di quella che li aveva portati a pubblicare, nel 1996, una “Lettera ai cattolici francesi”, (scritta da Mons, Claude Dagens, vescovo di Angoulême), che aveva contribuito al rinnovamento della pastorale in numerose diocesi. Nella prossima sessione di primavera i vescovi dedicheranno una giornata alla riflessione e al discernimento, guidata da padre François-Xavier Dumortier, gesuita francese e rettore dell'Università gregoriana di Roma, per definire “quali cammini privilegiare per la missione”, in particolare in materia di pastorale familiare.
mercoledì 12 novembre 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Lettori fissi
Archivio blog
-
▼
2014
(134)
-
▼
novembre
(14)
- NON DIMENTICARE CHE...
- E' PIÙ IMPORTANTE AMARE O ESSERE AMATI?
- Spiritualità, un fatto personale di Marina Valcar...
- Risveglio Ad un tratto tutto si riaccende ...
- CRISTIANI NELLE COMUNITÀ DI OGGI _________________...
- LA SCELTA DI RACHEL
- Per un discorso sereno sull'omosessualità --------...
- Aiutaci ad aprire i nostri cuori 1) O Dio, che am...
- Papa Francesco scrive al G20 non facendo nessuno s...
- Le tre priorità della Chiesa francese. Per conclu...
- Un mondo di muri, 25 anni dopo Berlino 9 Novembr...
- VIRI PROBATI E “PRESBITERI DI COMUNITÀ”: NUOVE FOR...
- Lettera di una mamma a tutti i bambini "diversi" ...
- QUALE LIBERTA' RELIGIOSA E' POSSIBILE'?
-
▼
novembre
(14)
Nessun commento:
Posta un commento