lunedì 17 giugno 2019

IL MIRACOLO DI JOSE'

Ha solo tredici anni ma possiede un talento da businessman di lungo corso: sa trasformare i rifiuti in denaro. E insegna ai ragazzini peruviani a seguirlo in questa avventura. José Adolfo Quisocala Condori aveva appena sette anni quando decise di aprire una «banca», il Banco Cooperativo del Estudiante Barselana, per aiutare i suoi coetanei della città di Arequipa a far soldi. L’idea è semplice e molto intelligente al contempo. I bambini portano alla sua banca i rifiuti che trovano a casa o in giro e in cambio ricevono un corrispettivo in denaro, che viene accreditato sul loro conto. Conto cui possono accedere soltanto loro, e non i genitori. Dove recupera quei soldi José? Grazie agli accordi sottoscritti con diverse aziende locali di riciclo, che offrono alla banca un prezzo più alto di quello che di norma viene pagato a chi conferisce rifiuti riciclabili. Non è però un affare in perdita, o pura beneficenza: in questo modo, infatti, ad Arequipa è aumentato notevolmente il tasso di raccolta e quindi anche il giro di affari delle stesse riciclerie mentre i bambini, spesso provenienti da famiglie e quartieri estremamente poveri, riescono a risparmiare qualcosa per il proprio futuro. Non solo. La banca di José, che oggi conta più di 2000 «correntisti», offre loro anche corsi gratuiti di educazione finanziaria, imprenditorialità e gestione ambientale.

José racconta di aver iniziato con soli 15 dollari e 20 «correntisti». Il suo obbiettivo oggi è di raggiungere almeno 20mila persone. La spinta per aprire il suo originale istituto di credito gli è venuta vedendo molti suoi compagni arrivare a lezione con lo stomaco vuoto. Oppure, ancor peggio, osservando i ragazzini di strada che a scuola neppure ci andavano. «Bambini che vivono in miseria, vendendo caramelle ai semafori, chiedendo la carità... ». E i cestini erano pieni di carta e plastica che finiva nell’indifferenziata.

«Il conto di risparmio viene aperto con un contributo iniziale di 6 chili di rifiuti, che equivalgono a 0,30 centesimi» spiega il giovanissimo bancario. «Siamo il primo Banco Cooperativo per ragazzi, ragazze, giovani e donne, un luogo di “alfabetizzazione economica” con la nostra Scuola di educazione finanziaria e manageriale. Il nostro obiettivo è quello di sradicare la povertà attraverso la cultura del risparmio e dell’imprenditorialità, rendendo accessibile il sistema finanziario al fine di risolvere quelle difficoltà che portano a problemi sociali nella nostra comunità». Parole da adulto...
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Estratto da Corriere.it

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